Vangelo domenica 9 giugno / Lodare Dio per il suo amore che illumina la vita di ogni cristiano

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Gesù parla agli scribi

Canto al Vangelo domenica 9 giugno ( Gv 12,31b.32 )

Alleluia, alleluia. Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me. Alleluia

Vangelo domenica 9 giugno ( Mc 3,20 – 35 )

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.Gesù e gli scribi

Riflessione sul vangelo di domenica 9 giugno

La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che parla con parole forti agli scribi.
Gesù reagisce con parole chiare verso quegli scribi che forse involontariamente stanno cadendo nel peccato più grave, il peccato cioè di negare e bestemmiare l’Amore di Dio che è presente e opera in Gesù Cristo. E’ la bestemmia, il peccato contro lo Spirito Santo, è la chiusura del cuore alla misericordia di Dio che agisce in Gesù.

Il rimprovero di Gesù è l’ammonimento verso coloro che provano invidia per la bontà e per le opere buone che altri compiono. Una forte invidia che porta, in modo premeditato, a diffamare e calunniare l’altro.
Di fronte alla bontà altrui, ai doni che Dio dona a tutti, in modo diverso, bisogna ringraziare e lodare Dio per le meraviglie che compie in coloro che camminano nella verità del suo amore.

Il cristiano deve vivere ascoltando la Parola di Dio, nutrendosi della SS. Eucarestia per poter guardare le meraviglie che Dio compie nella vita di ciascuno con sguardo colmo di gratitudine e di lode verso di lui.

Dio è amore e misericordia infinita, come ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Il Signore è bontà e misericordia. Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Il Signore è bontà e misericordia”.

Letizia Franzone