Dal 15 al 19 luglio si svolgerà ad Acicatena, presso l’anfiteatro Lucio Battisti, una retrospettiva cinematografica curata dal regista acese Marcello Trovato.
La rassegna segna l’inizio di un percorso, il cui filo conduttore è il cinema, che culminerà con l’evento Cinenostrum.
Cinque giorni in cui saranno svelati i segreti che stanno alla base di una produzione cinematografica, lo studio di un progetto, la conoscenza storica, sociale, artistico culturale che rende il prodotto aderente alla realtà. E catapulta lo spettatore in una nuova dimensione. Quasi delle lezioni di cinematografia.
Non saranno delle lezioni, precisa il regista Trovato. Ma spaccati di vita, di quanto avviene dietro le quinte, di eventi non visibili al pubblico che precedono il fatidico “ciac” d’inizio.
Il tema ricorrente, nella maggior parte dei film in programma, è l’essere siciliano e le sue peculiarità caratteriali. La sicilianità in genere come in “Terre di Aci”, “Rino Nicolosi – Il Presidente dei Siciliani”, il libro di “Gioacchino e la fabbrica dei colori”. Se ne discostano “Nove anni a Tientsin” e “Callas” prima visione assoluta.
Marcello Trovato, come nasce il film “Callas”?
Il cortometraggio su Maria Callas nasce nel 2023 nel centenario della nascita e ripercorre l’ultima fase della vita privata e artistica della famosissima cantante lirica mettendone in evidenza gli aspetti psicologici come donna e donna di spettacolo. Varie vicissitudini hanno impedito la partecipazione ad una rassegna dedicata proprio nell’anno di produzione e quindi Aci Catena godrà della prima assoluta. Considero Callas un lavoro non ancora concluso, con molte parti aperte per molteplici aspetti. Non ultimo l’accesso a documenti audiovisivi di proprietà RAI e il rilascio dei relativi permessi.
Quello proposto durante la seconda serata della retrospettiva è un lavoro particolare diviso in due parti: la prima parte costituita da un docufilm su “la Divina”, la seconda una trasposizione moderna affidata all’attrice Rossella Caramma, nei panni di Maria Callas, che ha studiato a fondo il personaggio in modo da renderlo vivo e reale. Mentre le musiche sono arrangiate in chiave moderna dal gruppo acese Spill Over. Il film è una produzione ACV – Arte e Comunicazione Visiva.
Durante la rassegna sarà proiettato il trailer del suo nuovo film “Tarocco”. Può presentarlo brevemente?
“Tarocco” narra le vicende della famiglia Palumbo e della sua capacità imprenditoriale in un periodo, inizi del ‘900, di profonde trasformazioni in una società con economia prevalentemente agricola. Ambientato principalmente nel territorio di Francofonte, rappresenta la sfida, la tenacia, il coraggio imprenditoriale di scommettere sulla produzione di una coltivazione autoctona, l’arancio Tarocco, mantenendola originaria. Non innestandola con altre varietà e creando ricchezza per il territorio.
Il film è ancora in lavorazione e durante la presentazione gli attori, in costume d’epoca, agiranno come se fossero sul set. Il produttore è Iosto Palumbo discendente della famiglia protagonista del film. Gli attori sono originari delle località in cui si sviluppa il film e saranno presentati durante l’evento. La scenografia e i costumi sono affidati a Giuseppina Marano che con la sua attenzione, sensibilità e perizia ha saputo ricreare l’atmosfera, il clima del periodo.
Appuntamento imperdibile per poter godere di un evento unico e culturalmente intrigante.
Angela Pirronello