All’aeroporto militare di Herat – informa un comunicato stampa – il colonnello Luca Maineri ha ceduto al parigrado Saverio Agresti (nella foto sotto) il comando della Joint Air Task Force (J.A.T.F.) da cui dipendono gli assetti aerei dell’Aeronautica Militare impiegati in Afghanistan.
La cerimonia di avvicendamento è avvenuta alla presenza del generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West (RC-W), il comando multinazionale a guida italiana su base brigata meccanizzata “Aosta”.
Il colonnello Luca Maineri, lascia il comando dopo un impegno di sei mesi durante il quale sono state svolte dagli assetti da lui dipendenti circa 3400 ore di volo di cui: – 600 ore dei velivoli C130J e 500 ore dei C27J; – 900 ore degli AMX ed infine 1400 ore dei velivoli a pilotaggio remoto Predator.
Le numerose operazioni svolte hanno garantito la possibilità di raggiungere vaste aree del Paese altrimenti inaccessibili, di neutralizzare le capacità di comunicazione avversarie e contribuire a contrastare la minaccia costituita dagli ordigni esplosivi improvvisati (C-IED), di svolgere missioni di ricognizione tattica e supporto aereo ravvicinato alle forze di terra nonché operazioni di tipo ISR (Intelligence, Surveillance, Reconaissance), vero e proprio ‘occhio dall’alto’ della coalizione
Il generale Pellegrino – si legge ancora nella nota stampa – , nel congratularsi con il comandante cedente per l’encomiabile lavoro svolto e nel dare il benvenuto al colonnello Agresti, ha sottolineato come la sinergia tra la componente aerea e le truppe al suolo sia un fattore decisivo per il successo delle operazioni del contingente multinazionale, soprattutto in questa fase di transizione delle responsabilità alle forze di sicurezza afghane.
Nel suo discorso di commiato, il colonnello Maineri ha ringraziato il personale della JATF, sottolineando “la non comune capacità di aggregazione tra personale che proviene da diverse realtà per formare un’entità che fornisce quotidianamente altissima qualità per la sicurezza delle operazioni a terra e di tutto il personale impiegato”.La Joint Air Task Force (JATF), è costituita da circa 200 militari dell’Aeronautica Militare italiana, è stata creata per gestire l’impiego degli assetti di volo ad ala fissa schierati presso la base di Herat.
La JATF si articola sulle seguenti unità:
- il Task Group “Black Cats“, che dispone di caccia-bombardieri ricognitori AMX provenienti dal 32° Stormo di Amendola e dal 51° Stormo di Istrana;
- il Task Group “Albatros“, su velivoli da trasporto C-130J e YEC-27-J JEDI della 46^ Brigata Aerea di Pisa;
- il Task Group “Astore“, che opera con velivoli a pilotaggio remoto “Predator” MQ1C del 32° Stormo di Amendola.