Acicatena / Con la patrona Maria della Catena festeggiato anche il 70esimo dell’elevazione a Santuario della Matrice

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Festa Maria della catena

Nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, la città di Aci Catena è stata in festa per la sua santa Patrona: Maria Santissima della Catena. Quest’anno, il 15 di agosto, si è anche ricordato il settantesimo anniversario di erezione a santuario mariano diocesano della chiesa matrice di Aci Catena.
Ne dà notizia un comunicato dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Acireale.

Papa Pio XII nel 1954, a cento anni dal dogma dell’Immacolata Concezione, dichiarò il primo Anno Mariano della storia della Chiesa. A coronamento di tale evento, l’allora vescovo di Acireale mons. Salvatore Russo esaudì l’ardente desiderio del popolo catenoto. Cioè nella memorabile festa del 15 agosto 1954, proclamò il testo del decreto con il quale istituiva la chiesa di Aci Catena Santuario mariano. E fu lui stesso a presenziare la Santa messa.Festa Maria della Catena, santa messa

Settant’anni fa l’elevazione a Santuario della Matrice

A distanza di tanti anni non è venuto meno il legame profondo della città di Aci Catena con la Vergine Maria. E la chiesa Madre continua ad essere meta di una moltitudine di pellegrini. Così come settant’anni fa, quest’anno per commemorare tale ricorrenza il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti ha celebrato la Santa Messa, alla presenza delle autorità religiose e civili, con in testa la sindaca Margherita Ferro, che è stata ringraziata pubblicamente per il lavoro straordinario svolto, avendo attivato gli uffici per la rimozione della sabbia dell’Etna caduta nella notte. Ciò ha permesso di mantenere la circolazione sicura e di far svolgere regolarmente la festa.

Antonino Raspanti
Il vescovo Raspanti

L’omelia del vescovo Raspanti

Nell’omelia il vescovo Raspanti ha sottolineato quanto ancora oggi la Vergine Maria renda presente Dio in tutti gli ambienti e circostanze della vita: “Maria Assunta in cielo ci ricorda il legame tra peccato, morte e redenzione in Cristo, con un ruolo speciale riservato alla Vergine Maria, concepita senza peccato e segno della vittoria sulla corruzione del corpo e sulla morte. Grazie alla sua fede totale in Dio, Maria diventa un modello per i cristiani. Il suo “sì” a Dio ha aperto la strada alla Resurrezione del Figlio, rendendola una guida che accompagna gli uomini nel cammino di fede. Lei invita ciascuno di noi a fidarsi di Dio nella nostra esistenza per raggiungere la vita eterna”.

Al termine della Santa Messa il parroco della Matrice don Carmelo Sciuto ha ringraziato quanti si sono spesi per la realizzazione della festa, che si è conclusa la sera con la processione esterna del simulacro tra le vie della città. Ha annunciato anche la visita delle Reliquie del Beato Rosario Angelo Livatino al territorio catenoto il prossimo ottobre quale “occasione di grazia e di testimonianza fervente di fede”.