Canto al Vangelo domenica 18 agosto (Gv 6,56)
Alleluia, alleluia. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dice il Signore, rimane in me e io in lui. Alleluia
Vangelo domenica 18 agosto (Gv 6,51 – 58)
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 18 agosto
La Liturgia di questa domenica, presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto di Gesù che si presenta come il pane vivo disceso dal cielo.
Il brano si apre con l’immagine di Gesù che alla folla presente dice: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.
Gesù invita ad entrare in comunione con Lui, a vivere di Lui per condividere con Lui il dono della vita per il mondo. Gesù offre se stesso sulla Croce per la vita di ogni uomo.
Questo pane di vita, sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, viene donato a noi gratuitamente nella mensa dell’Eucarestia.https://it.wikipedia.org/wiki/Eucaristia Papa Francesco ci ricorda che: “ Attorno all’altare troviamo ciò che ci sfama e ci disseta spiritualmente oggi e per l’eternità. Ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa, in un certo senso, anticipiamo il cielo sulla terra, perché dal cibo eucaristico, il Corpo e il Sangue di Gesù, impariamo cos’è la vita eterna. Essa è vivere per il Signore: “Colui che mangia me, vivrà per me”, dice Gesù.
L’ Eucarestia ci plasma affinchè noi non viviamo solo per noi stessi ma viviamo per Gesù e per i fratelli.
La vita cristiana deve necessariamente nutrirsi della SS. Eucarestia, perché nutrendoci di questo cibo possiamo entrare in armonia con Gesù, con i suoi sentimenti e i suoi atteggiamenti.
Partecipare alla Santa Messa è importante e fondamentale per il cristiano perché ricevendo la comunione si riceve Gesù Cristo vivo che ci trasforma interiormente e ci prepara per il cielo.
Come ci ricorda il Canto Alleluiatico di questa domenica: “ Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dice il Signore, rimane in me e io in lui”.
Letizia Franzone