Vangelo domenica 1 settembre / Cosa rende impuro il cuore dell’uomo

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Gesù spiega la purezza del cuore

Canto al Vangelo domenica 1 settembre (Gc 1,18 )

Alleluia, alleluia. Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Alleluia

Vangelo domenica 1 settembre ( Mc 7,1 – 8. 14 – 15. 21 – 23 )

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». Parola del Signore. vangelo domenica1 settembre

Riflessione sul vangelo di domenica 1 settembre

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che insegna a coloro che erano attorno a Lui ciò che rende impuro il cuore dell’uomo.

Agli scribi e ai farisei che mettevano in evidenza l’importanza di certi atteggiamenti esteriori da compiere per non essere impuri, Gesù rileva invece il primato del cuore.

Non sono le cose esteriori che rendono santi o non santi, bensì è il cuore che esprime le reali intenzioni di dell’uomo ed il desiderio di compiere tutto per amore di Dio.
Bisogna convertire il cuore poiché se il cuore non segue la via di Gesù neanche gli atteggiamenti apparentemente religiosi, saranno gesti realmente cristiani.

Ed il cuore diventa un cuore puro e buono se dimora dentro il cuore di Gesù Cristo. Quando il tesoro della propria esistenza diventa l’amore di Gesù Cristo, anche i gesti più semplici esprimeranno la luce del Vangelo di Gesù. Come ci ricorda il Canto Alleluiatico di questa domenica: “Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature”.

Letizia Franzone

 

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