Sardegna oggi – 9 / Cagliari, capoluogo di regione con un passato illustre

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Antica immagine dei quartieri storici di Cagliari. Al centro il quartiere Castello

Cagliari è il capoluogo della Sardegna e si trova sulla costa meridionale dell’isola, alla base della pianura del Campidano. Le sue origini si perdono nella leggenda, secondo la quale sarebbe stata fondata nel XV secolo a.C. da un personaggio mitologico, Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene. Ad accompagnare Aristeo (sempre secondo il racconto leggendario) ci sarebbe stato Dedalo, il costruttore del Labirinto del Minotauro, a Creta. Alle capacità architettoniche di Dedalo verrebbe attribuita la costruzione dei nuraghi, le imponenti e complesse strutture presenti in tutta la Sardegna.

Il nome italiano Cagliari deriva dal latino Caralis, ma le origini sono molto più antiche e complesse. Risalirebbero addirittura al protosardo e quindi all’epoca nuragica. Ma se guardiamo il nome della città in lingua sarda, Casteddu, si desume l’identificazione della città con il quartiere fortificato di Castello.

Panorama di Cagliari
Le origini storiche di Cagliari

La città ha da sempre condiviso le sorti dell’isola sul piano storico-politico. Nel periodo medievale fu a capo del Giudicato di Cagliari, uno dei quattro regni sovrani in cui era divisa la Sardegna. Nel XVIII secolo, quando la regione passò ai Savoia, Cagliari divenne, dal 1798 al 1814, la capitale del Regno di Sardegna, ospitando pure la corte sabauda ed il Parlamento. Dal 1620 è pure sede di una Università che oggi conta numerosi corsi di laurea, master e specializzazioni, che ne fanno la più importante e la più frequentata dell’isola.

Quando nel 1861 la Sardegna entrò poi a far parte del neo-costituito Regno d’Italia, Cagliari divenne capoluogo della regione. Nel corso del XX secolo la città ha avuto una forte espansione urbanistica ed un aumento della popolazione, che conta adesso più di 150.000 abitanti. Dal punto di vista amministrativo, Cagliari è l’unica città metropolitana della Sardegna, ed il suo territorio, insieme con altri sedici comuni, è stato scorporato dal resto della ex provincia, che costituisce adesso la nuova provincia del Sud Sardegna, con capoluogo provvisorio Carbonia.

Il centro moderno di Cagliari
Cagliari oggi

In quanto capoluogo della Regione Sarda, Cagliari ospita gli organi di governo della Regione, oltre che quelli della città metropolitana.

Essa ospita pure il porto e l’aeroporto internazionale (Cagliari Elmas), che sono i più movimentati della regione. C’è pure una stazione ferroviaria molto attiva, importante scalo da cui partono le principali linee ferroviarie della regione. Da qui parte pure la strada statale 131, la “Carlo Felice”, che attraversa tutta l’isola nella parte occidentale, arrivando fino a Sassari e Porto Torres.

La città ha un aspetto moderno ed elegante, con strade larghe e scorrevoli nella parte nuova. Mentre nel centro storico, soprattutto nel quartiere Castello, sussistono le stradine tipiche, strette e lastricate in pietra, su cui si affacciano gli antichi palazzi nobiliari.

La Torre dell’Elefante
Visitare la città: arte e monumenti

Cagliari è una città grande e ricca di tantissime cose da ammirare sia sul piano artistico che archeologico e monumentale. Ma non volendo fare uno sterile elenco, né potendo approfondire tutte le cose notevoli e importanti che meritano di essere viste e visitate, ci soffermeremo solo su alcuni elementi. Tra questi, ci sono sicuramente le due torri di San Pancrazio e dell’Elefante, edificate entrambe nel XIV secolo; e poi il palazzo Regio, il palazzo di Città, il bastione di Saint-Rémy; ed ancora l’antica chiesa di San Saturnino (che è il patrono della città), il chiostro di San Domenico e la Basilica di Nostra Signora di Bonaria. Da visitare pure l’Anfiteatro romano.

La Cattedrale di Cagliari
La Cattedrale di Cagliari

Un discorso a parte vorremmo fare per la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta e a Santa Cecilia. Edificata nel XIII secolo in stile romanico pisano, subì notevoli rifacimenti nei secoli successivi, finché negli anni ’30 del XX secolo è stata rifatta la facciata ad imitazione di quella del Duomo di Pisa. L’interno, con pianta a croce latina, è a tre navate ricche di pregevoli opere d’arte; interessante pure la cripta, che ospita le spoglie di numerosi personaggi importanti della storia di Cagliari.
La cupola che la sovrasta è molto imponente ed è visibile da tutte le parti della città, sia per le sue dimensioni, che per il fatto di trovarsi all’interno del quartiere Castello, che è sopraelevato rispetto al resto della città. Ma questa cupola è solo la maggiore di altre sette cupole di cui è dotata la chiesa, e che sono visibili solo dall’interno. Al Duomo è annesso il Museo diocesano.

L’ingresso dell’ex Regio Arsenale, utilizzato adesso come polo museale
Il Museo Archeologico

Altro luogo rilevante da visitare è il Museo Archeologico, il più ricco ed importante della Sardegna. Esso è ospitato all’interno del complesso del “Regio Arsenale”, quello che per tanti anni (a partire dal XVI secolo, ed in parte anche prima) fu arsenale, presidio militare, roccaforte, caserma, sede del Distretto militare. Dopo la seconda guerra mondiale, in cui subì dei danni a causa dei bombardamenti, il complesso venne restaurato e trasformato in polo museale: accoglie infatti al suo interno varie esposizioni museali permanenti e numerosi eventi culturali. Il Museo Archeologico ospita reperti che vanno dal periodo preistorico all’epoca bizantina, provenienti da tutte le parti dell’isola. I materiali sono ordinati su quattro piani di esposizione, e sono disposti in ordine cronologico e in base ai luoghi di provenienza. Notevoli le riproduzioni delle “tombe dei giganti” e le raccolte di varie tipologie di vasi di diverse epoche.

I giganti di Mont’e Prama, esposti nel Museo Archeologico

Colpiscono inoltre l’attenzione le statue dei giganti di Mont’e Prama, guerrieri di altezza superiore ai due metri di epoca nuragica, provenienti dalla zona centro-occidentale della Sardegna. Le statue sono a tutto tondo e sono state ricavate da un unico blocco di calcarenite, un tipo di pietra locale. Queste statue ricordano per la loro fattura quelle dei Telamoni presenti nel Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che sono però molto più grandi, arrivando fino agli otto-dodici metri di altezza.

Visitando i dintorni di Cagliari, si possono poi ammirare le bellissime spiagge della città e le cosiddette zone “umide”: lo Stagno di Cagliari ed il Parco naturale di Molentargius-Saline; in questi posti è possibile ammirare le colonie di fenicotteri rosa, che qui vivono e nidificano.

Uno dei moderni edifici dell’Università di Cagliari
Personaggi illustri

Passeggiando per le vie del centro storico, si scopre che qui soggiornò un siciliano illustre: Franco D’Urso, un pittore nato a Catania nel 1900, il quale, dopo avere studiato e lavorato per più di quarant’anni a Roma, nel 1960 si trasferisce a Cagliari, continuando qui la sua attività di pittore e mosaicista fino alla morte, avvenuta nel 1989. È autore, tra le sue varie opere, della decorazione a mosaico dell’abside della chiesa cagliaritana di Santa Rosalia. Il Comune di Cagliari ha posto una lapide commemorativa nel palazzo in cui si trovava il suo studio, in piazza dei Martiri.

Un altro siciliano illustre che in questo momento risiede e opera a Cagliari è l’arcivescovo della diocesi cagliaritana, il catanese mons. Giuseppe Baturi.

I cagliaritani più attempati (ma anche i giovani) ricordano ancora con piacere l’impresa compiuta dalla squadra di calcio del Cagliari, che nella stagione 1969/70 vinse lo scudetto, ai tempi in cui nella squadra giocava Gigi Riva.

Nino De Maria

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