Passa pure l’Enna all’Aci e Galatea, terzo kappaò di fila per l’Acireale. Ancora un tonfo casalingo per i granata, superati in pieno recupero dai gialloverdi dell’ex Pagana bravi a trarre profitto da una delle tante ingenuità della formazione di casa. Raggiunto il pareggio sul filo di lana i granata hanno commesso l’errore di sbilanciarsi più di quanto già non fossero stati, dando campo libero all’avversario. Un palo clamoroso la prima avvisaglia, subito dopo l’affondo decisivo di Sena per l’1-2 finale.
Terza sconfitta casalinga di fila per i granata
Dopo Igea Virtus e Sant’Agata, pure l’Enna mette sotto l’Acireale. Sconfitta che pesa per i granata, penultimi ora in classifica con appena cinque punti. Nessuno mette in discussione l’impegno, che pure stavolta c’è stato, dei giocatori di Epifani ma è un fatto che quest’Acireale non riesce a darsi un assetto stabile né tanto un’identità. Troppi i cambiamenti, di uomini e di idee. Come nei novanta minuti giocati contro i gialloverdi.
Acesi in affanno sulla fascia destra di difesa, l’ex Cicirello trafigge Zizzania
L’Acireale parte con il 5-3-2 ma l’intento di frenare le incursioni avversarie sulla fascia destra con il sacrificio di Andreassi in posizione di esterno basso fallisce subito. Perché è proprio in quel settore che l’Enna cerca e trova l’offesa. Gli spunti di Barile mandano in affanno la difesa di casa che neutralizza la prima incursione del numero dieci di Pagana ma non la seconda. Cicirello è puntuale all’appuntamento, Zizzania nulla può sul colpo di testa del capitano ennese.
Epifani cambia volto all’Acireale dopo il riposo, tre sostituzioni e Andreassi a fare spalla a Marchionni
Gol dell’ex e granata obbligati a tentare la risalita. Ci prova Sueva da pochi passi ma Semioli ribatte la conclusione a botta sicura. L’Acireale insiste ma non riesce a combinare granché. Si fa male Di Mauro a fine primo tempo, in campo va Milo. Ma è sempre l’Enna a governare la partita con il suo 4-3-3, almeno fino a quando Epifani, come non di rado gli è capitato di fare negli ultimi tempi dopo il riposo, non “rivolta” la squadra: fuori Callegari, Esposito e Kremenovic, dentro Marchionni, Mal e Cassese. E subito l’Acireale dà la sensazione di scuotersi.
Kapsidis fa tremare la traversa ennese prima che l’espulsione di Milo costringa in dieci i granata
Giova la vivacità di Andreassi spedito sulla fascia alta di sinistra, in soprapposizione con Marchionni. E non è un caso che i due confezionino subito la più pericolosa delle azioni d’attacco granata: Andreassi pennella, Kapsidis si avventa sulla sfera e centra la traversa. T’aspetti che l’Acireale sullo slancio vada a riprendersi la partita ma l’espulsione per doppia ammonizione di Milo al 15’ della ripresa spariglia le carte.
Sueva trova il pari a 3′ dalla fine ma la partita non è ancora finita…
Con un uomo in meno (e con Andreassi richiamato in difesa) l’Acireale sembra perdere slancio, ma non si può dire che molli. I granata ci danno dentro con rabbia e determinazione, l’Enna ribatte senza affanno, quanto meno fino al 43’ quando, in un improvviso rovesciamento di fronte, Sueva trova il guizzo giusto e firma il pareggio. Partita finita?
Fiammata ospite nel finale, il palo salva Zizzania prima che Batista regali la vittoria all’Enna
Macché, nel recupero succede di tutto: espulso l’ennese Cardore e ristabilita la parità numerica, l’Acireale si sbilancia e lascia sguarnita la linea di difesa. Il palo salva Zizzania prima che Sena, in un’azione gemella della precedente, trovi l’angolo sinistro di una porta acese incredibilmente sguarnita: 1-2, vince l’Enna, l’Acireale paga un conto salatissimo alla sua ingenuità…
Giovanni Lo Faro