A Foggia un pareggio che sa di vittoria. In un pomeriggio in cui la tristezza l’ha fatta da padrone per la morte dei tre giovani tifosi foggiani avvenuta in settimana.
Nell’ultima mezz’ora la pressione dei rossazzurri, dopo aver sbagliato un rigore con D’Andrea sono riusciti a riaprire la contesa con Inglese (a segno anche contro l’Altamura), per poi pareggiare in pieno recupero con Di Gennaro.
Primo tempo a favore del Foggia, male l’approccio dei rossazzurri
Dopo meno di trenta secondi arriva la frustata di Montalto su traversone da sinistra. De Lucia la tocca, per l’arbitro è semplice rimessa dal fondo.
Toscano sceglie il navigato ex Casertana a guida della linea avanzata, con Jimenez e Stoppa alle spalle. Più trequartista il secondo, più mezzala il primo.
C’è un “due-uno” anche nell’attacco rossonero, anche se il sistema di gioco scelto da Capuano è diverso.
Sulla destra spesso si creano ampie praterie che solo nella seconda parte della prima frazione vengono perlustrate con Tascone e Silvestro.
Tuttavia, le occasioni migliori il Foggia le crea su situazioni da fermo. Emmausso si mangia letteralmente un gol di testa al 25’, quando impatta male sul pallone ad Adamonis battuto.
Meglio farà Tascone al 39’ sugli sviluppi di un corner: la mezzala è lesta a sparare in rete dopo un corto disimpegno di un difensore del Catania.
Sberla Foggia ad inizio ripresa, poi il Catania si riprende la partita
Nelle file del Catania ci sono tre volti nuovi (Quaini, D’Andrea e Inglese).
Sotto la doccia sono finiti i tre giocatori d’attacco, segnale che la prestazione della squadra dalla cintola in su non deve essere piaciuta granché a Toscano.
Il gol, però, lo fa il Foggia. La marcatura di Tascone nasce da una ripartenza ben orchestrata dai satanelli: Murano fa sponda per Emmausso, l’apertura per la mezzala è perfetta tanto quanto il sinistro chirurgico che buca il lato sinistro della porta di Adamonis.
Subito dopo la sfida diventa un monologo catanese. La squadra di Toscano potrebbe riaprirla già al 23’ quando Parodi abbatte ingenuamente D’Andrea in area, ma l’ex rossonero si fa ipnotizzare da De Lucia.
L’assedio catanese riesce ad alimentare la miccia della speranza, quando Inglese è bravo a raccogliere una palla respinta da De Lucia e a spedirla sotto il sette.
Partita riaperta, con i sei minuti di recupero. Il Foggia prova a resistere, ma non riesce più a uscire dalla propria trequarti. E alla fine capitola su una perfetta azione di prima, con D’Andrea che viene pescato sul lato corto dell’area di rigore e serve un cioccolatino che Di Gennaro scarta prontamente. Il pareggio è servito.
Giovanni Rinzivillo