La scomparsa nella notte fra il 23 e il 24 dicembre 2016, ad Acitrezza, di due giovani pescatori, i cui corpi e le cui imbarcazioni non sono stati più restituiti dal mare, anche se la tragica fatalità è l’ipotesi meno probabile, è il fatto di cronaca su cui si sviluppa il racconto a tinte noir “Indagine sotto il vulcano” di Roberta Castelli presentato, domenica 27 ottobre, presso la sede della “Pro loco” di Acireale.
“L’ultima fatica editoriale di Roberta Castelli “Indagine sotto il vulcano” mescola sapientemente letteratura noir e fatto di cronaca – ha esordito la moderatrice Rita Vinciguerra. – Ci appassioniamo alle vicende di cronaca, spesso quelle più antiche e irrisolte. E proprio di un fatto di cronaca ancora avvolto nel mistero, e che in molti hanno dimenticato, parla questo romanzo. Si tratta della scomparsa, ad Acitrezza, durante una battuta di pesca, di Fabio Giuffrida ed Enzo Cardì.
I protagonisti del racconto Manfredi e Mariolina, rispettivamente un ex-poliziotto e una donna infelice e consumata dall’alcol svolgono le indagini sulla vicenda”.
L’autrice: “La vicenda dei pescatori di Acitrezza un libro di denuncia”
“Nel mio racconto – ha spiegato l’autrice – ha un grande peso anche l’ambientazione. Non tanto in senso cinematografico, ma per l’anima che ogni città ha, e che è descritta e fatta uscire. Il noir, nel caso particolare; ma anche come genere letterario, nasce più per dipingere l’aspetto umano che le città. Anche se l’ambientazione serve come volano per tutta la vicenda del racconto.
Hanno definito civile la scrittura di questo libro; io la definirei più di denuncia. L’intento è sempre quello: narrare vicende attinenti alla realtà”.
Carmen D’Anna ha curato le letture. Hanno arricchito l’incontro intervalli musicali eseguiti da Daniela Greco e Gesuele Sciacca che ha musicato le poesie di Hermann Hesse e Heinrich Heine e interpretato pezzi di Francesco De Gregori.
Il valore del racconto non sta tanto nell’aver elevato a dignità letteraria un caso di cronaca. A voler essere giusti, lo stravagante personaggio di Mariolina, abbastanza sui generis, cozza con il realismo e la serietà della vicenda narrata. Apprezzabile comunque il tentativo di aver gettato luce, seppur in forma romanzata, su un mistero lungo otto anni.
Giosuè Consoli