Chissà perché quando si grida al “miracolo” la maggior parte della gente si mette in modalità “wow”. Quasi ad aspettarsi qualcosa di immediatamente sbalorditivo, qualcosa di innaturale, dagli effetti straordinari. Noi invece vogliamo credere ai miracoli a misura umana, quelli dal sapore quotidiano. Quelli che sfuggono agli occhi distratti di chi pretende il tutto e subito, quelli che possono riconoscere soltanto coloro che sanno indossare l’abito della pazienza.
Nei giorni scorsi, in occasione della presentazione a Santa Venerina del libro di Mario Scelzo, dal titolo “Chiesa in uscita” e sottotitolo “Seguendo Papa Francesco”, quanti sono intervenuti hanno potuto ascoltare i racconti di tanti “piccoli” miracoli, sparsi in giro per l’Italia, ispirati sicuramente dalle parole di Papa Francesco, ma come giustamente diceva Scelzo, giornalista e scrittore, ispirati anche dal semplice desiderio, che tanti uomini di fede hanno, di testimoniare l’insegnamento evangelico, fuori dalle nostre amate e confortevoli sagrestie, sulle strade della vita.
Ad aprire la serata la musica e le voci di Gesuele Sciacca e Daniela Greco, due esempi di volontariato culturale. A condurla il giornalista Giuseppe Vecchio, direttore della testata cattolica “La Voce dell’Jonio”. Vecchio ha detto che l’incontro era dedicato al libro “Chiesa in uscita”. Ma ha sottolineato che si sarebbe parlato, anche e soprattutto, della Chiesa in uscita a Santa Venerina.
Accoglienza della famiglia siriana
L’introduzione è toccata a don Giovanni Marino, parroco delle comunità di Santa Venera e del Sacro Cuore. Egli ha sintetizzato la bella storia della famiglia siriana ospite, da tre anni, nel paese alle falde orientali dell’Etna. Operazione, questa, realizzata nell’ambito dei corridoi umanitari gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII, che a Santa Venerina oggi ha due “famiglie”, insediate una a Linera e l’altra a Monacella.
Don Marino ha raccontato delle difficoltà, dell’entusiasmo, dei momenti di scoraggiamento. E della determinazione della rete creatasi, sotto il nome di “Santa Venerina abbraccia la Siria”, per realizzare l’impresa fino alla sua realizzazione. Oggi papà, mamma e quattro bambini vivono a Santa Venerina perfettamente integrati. Ciò grazie al lavoro di un gruppo di volontari, guidati dalla prima ora da Marco, Laura e Michela della Comunità “Papa Giovanni XXIII” di Linera.
La comunità Papa Giovanni XXIII lancia la proposta di accoglienza
In tempi non proprio favorevoli per il paese, in piena fase post sisma, i ragazzi della Comunità Papa Giovanni hanno lanciato la proposta, supportata all’inizio da molte persone. Dare “casa” a chi è stato ingiustamente privato della possibilità di vivere nel proprio paese ha accarezzato la sensibilità di molti.
Dal progetto alla realizzazione, così come raccontato da Marco Lovato ed Elisa Bedoni, è trascorso un po’ di tempo. Tempo che i volontari hanno dedicato alla formazione, al confronto con gruppi che avevano accolto altre famiglie attraverso i corridoi umanitari. A raccogliere fondi, a tessere contatti con la Caritas diocesana. C’era bisogno, insieme, di un cuore grande e tante mani.
Ora la famiglia siriana è bene integrata
Nel novembre del 2021 la famiglia, tra ritardi burocratici e i problemi legati alla pandemia del Covid, è arrivata a Santa Venerina: due giovani genitori e 4 bambini.
A distanza di quasi tre anni dal suo arrivo la famiglia è ben integrata. Tutti i bambini frequentano regolarmente la scuola, vivono in paese ed hanno la loro piccola rete di amicizie. Virginia Consoli, a nome del gruppo di volontari del primo periodo, ha ringraziato quanti hanno contribuito a ottenere questo risultato, che va ben oltre ogni aspettativa: Gaetana Arcidiacono, la scuola, la Caritas, la parrocchia, le maestre volontarie, il gruppo delle mamme dei compagni di scuola, i medici, i servizi sociali del Comune, i vicini di casa.
Ogni piccolo contributo è stato prezioso. Elisa Bedoni, ha concluso il suo intervento citando “i tre pani e i cinque pesci” del Vangelo. Ecco, è stato proprio così: il miracolo della moltiplicazione parte dal poco che si ha, ma che può diventare tanto se messo insieme con generosità e un pizzico di fede.
E’ intervenuto brevemente Giovanni Mannino, coordinatore dell’omologa rete creatasi nella vicina Acireale con l’obiettivo di raccogliere una famiglia siriana con le stesse modalità.
Storie di accoglienza nel libro di Mario Scelzo
L’ultima parte della serata è stata dedicata al libro di Mario Scelzo. L’autore è stato intervistato dal giornalista Giuseppe Vecchio a partire dal primo capitolo, dedicato, appunto, alla bella storia della famiglia siriana.
Stimolato dalle domande del conduttore, l’autore ha parlato dell’ispirazione fornita dalla continua raccomandazione del Pontefice circa, appunto, la necessità che la Chiesa vada incontro agli umili e ai bisognosi. Così Scelzo ha raccontato come abbia girato l’Italia e abbia trovato tante storie edificanti di gente di ogni età, che si dà da fare per aiutare chi ha bisogno. Storie raccontate nei quattordici capitoli del libro.
L.V.