Tantissimi giovani presenti anche quest’anno alla veglia dei Santi organizzata nella diocesi di Acireale dal servizio per la pastorale giovanile in collaborazione con l’ufficio vocazioni guidato da don Mario Rosario Camera. La veglia, celebrata il 31 ottobre nella chiesa della Divina Misericordia di San Nicolò in Acicatena, ha visto affluire numerosi ragazzi accompagnati dai propri sacerdoti e dagli educatori.
La veglia della vigilia di Tutti i Santi, come ci ricorda il direttore del servizio diocesano don Orazio Sciacca, rappresenta per la comunità cristiana un momento di riflessione profonda, di preghiera e di spiritualità adatta ai più giovani componenti delle realtà parrocchiali, primi protagonisti di questo incontro.
Il tema / SantInsieme
Ad attraversare tutta la veglia il tema della fraternità e della sinodalità che emerge già nel titolo dato all’appuntamento: SantInsieme, nessuno infatti può essere santo se non grazie all’incontro con l’altro.
Questo, durante la veglia, viene testimoniato ai giovani dalla vita stessa dei santi, che non solo si manifestano come modelli di una santità concreta da seguire, ma anche come primi testimoni della vita comunitaria e della fraternità. La fede diventa quindi nella santità una realtà attiva e che pretende la condivisione di esperienze, doni e carismi.
La sinodalità, come ricorda don Vittorio Rocca, responsabile diocesano per il sinodo, deve essere intesa come cammino comunitario, l’essere insieme che serve da sprone a tutta la comunità per essere compartecipi di scelte ed azioni che possano edificare la Chiesa di Cristo.
La Santità che rima con fraternità / il segno
A fare da sfondo alla veglia la scelta del segno, che ha permesso di dare concretezza alle parole.
Partendo dall’esortazione apostolica Gaudete et Exultate di Papa Francesco, è stato possibile riflettere su come ogni giovane possa esprimersi seguendo i propri carismi. Ognuno, da questa riflessione, viene fuori come un tassello di puzzle nel mosaico della chiesa. E, come importante è ogni tassello per completare il quadro, allo stesso modo lo è ogni giovane per completare il disegno di Dio che non è solo personale ma dell’intera comunità.
Ogni tassello, unico e fatto a misura, si incastra con gli altri e non può essere sostituito o improvvisato: Dio, come emerso dalle riflessioni, ha pensato ciascuno di noi come quel tassello perfetto per essere incastrato con il prossimo.
Quest’immagine evoca quindi come nessuno sia solo nel cammino verso la santità. La santità, che si costruisce insieme attraverso dialogo e collaborazione, è un vero impegno di gruppo. Per sancire questo assunto il momento della costruzione del puzzle ha visto coinvolgere le maggiori realtà giovanili della nostra Diocesi: da Azione Cattolica a Missio Giovani passando per il coordinamento degli oratori ed il seminario acese ciascuna rappresentanza ha portato ai piedi dell’altare un tassello di puzzle che, una volta composto, ha proposto una frase sulla fraternità e sulla bellezza della santità condivisa.
A tutti i presenti è stato consegnato un tassello in legno di puzzle, che riporta la scritta “SantInsieme” proprio a voler essere promemoria di quanto detto nel corso della veglia.
Una santità possibile / L’io che diventa noi
La veglia, che si è aperta con un momento di animazione guidata dai membri del Coordinamento degli oratori della diocesi di Acireale, ha da subito voluto mettere al centro i valori della fraternità e della corresponsabilità.
I giovani, accolti in un momento di festa animata dai bans, si sono poi trovati a riflettere sull’importanza della dedizione alle cose della vita grazie alla lettura della prosa “Ci impegniamo”, testo nel quale don Primo Mazzolari fa riflettere sul valore dell’impegno per l’Amore. Non importa cosa fanno gli altri, importa cosa facciamo noi e cosa con il nostro esempio possono fare gli altri.
Non siamo soli nel nostro cammino di fede, siamo chiamati alla costruzione di autenticità: nelle relazioni, nelle coerenze, nelle decisioni che prendiamo nella nostra vita. L’impegno all’autenticità attraversa la condivisione, il reciproco sostegno, il rispetto verso l’atro e tutto infine converge nell’Amore.
La testimonianza di Maria Rosaria
La testimonianza di Maria Rosaria, del movimento dei focolarini, ha messo in luce come proprio la sinodalità può aiutare a superare le divisioni e a trovare luce nel piattume della vita.
Il racconto della sua esperienza, del percorso che nella sua vita l’ha riaccompagnata alla fede, è stato invito per i ragazzi presenti a mettersi in cammino con l’altro, bastone pronto a sostenere negli inciampi della vita, aprendosi a nuove prospettive e camminando insieme verso nuove esperienze e nuovi desideri.
Nessuno si salva da solo, nessuna fede può veramente crescere se non nell’altro che diventa specchio delle nostre insicurezze e ci aiuta a riscoprire in noi i punti di forza.
La veglia dei Santi / insieme si può aspirare alla santità vera
Nella prospettiva di un mondo sempre meno omogeneo parlare di santità sembra aprire la porta all’utopia. Eppure la veglia dei Santi ci vuole ricordare che seguendo l’esempio dei santi possiamo costruire realtà in cui tutti hanno un proprio ruolo ed in cui tutti possono attraverso il bene raggiungere la santità.
I santi, diventando ispirazione che consente di vivere la fede in modo concreto, ci aprono le porte al paradiso. Non è solo un’unione spirituale ma vuole esserlo anche nel portare a tutti il messaggio di fraternità e condivisione del quotidiano.
Non sono figure stantie, distanti: i santi guidano anche oggi verso una vita di servizio. La nostra è una storia di comunione che permette al messaggio di Cristo di essere sempre attuale.
Le interviste / don Orazio Sciacca e mons. Agostino Russo
Con queste parole il direttore del servizio per la pastorale giovanile commenta a conclusione l’evento: “la veglia è stata un momento di fede e allo stesso tempo è stata carica di entusiasmo e di gioia. Infatti, è la gioia giovanile che caratterizza e che deve contraddistinguere la vita della Chiesa. Ognuno di noi è una tessera di puzzle del grande progetto di Dio. Allora camminiamo insieme guardando ai santi, esempi di vita, che sono già in cielo, affinché anche ciascuno di noi possa diventare santo come Dio è santo”.
A presiedere la veglia mons. Agostino Russo, vicario generale della diocesi, che così si esprime: “La veglia di Tutti i Santi ci vuole ricordare che lo scopo fondamentale della nostra esistenza è quello di tendere alla santità, giovani e meno giovani. Tutti siamo chiamati alla santità e questa sera abbiamo proprio pregato perché ognuno di noi non venga meno a questo impegno. Il Signore non ci chiede cose straordinarie, ma ci invita a realizzare il suo progetto nella nostra vita”.
La veglia si è infine conclusa con un momento di Adorazione Eucaristica.
Chiara Costanzo