Le iniziative di Confindustria Catania si moltiplicano nell’idea continuativa di essere performante sul territorio. L’escogita vincente è fare la differenza in termini di proposte e adeguamenti. Anche con attenzione ai vari criteri da adottare per contesti futuribili e al profilo normativo.
A proposito di adeguamenti, si rammenta l’incontro tenutosi lo scorso 30 ottobre 2024, nella Casa delle imprese catanese. Esso ha voluto mettere in chiaro la valenza di specifiche regole normate di conferimento da trasmettere alle aziende del territorio. Misure riferite, in tal caso, al “Rientri”, divulgate in seno ad un incontro promosso in tandem da Confindustria Catania e dall’ente Conai.
Il Rentri
“In particolare, il “Rentri” è lo strumento su cui il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica fonda il sistema di tracciabilità dei rifiuti e prevede la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti”.
Così, seguendo questo fil rouge, diviene preminente supportare le aziende siciliane nell’adeguamento al Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (Rentri). Qui si delinea l’obiettivo del roadshow predisposto dal Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai), presso la sede di Confindustria Catania. Per l’occasione, si è riunito un novero di imprese e professionisti del settore, al fine di creare un momento di raffronto, nonché di aggiornamento sulle novità normative che puntano a garantire una gestione dei rifiuti più efficiente, trasparente e sicura lungo l’intera filiera.
In vigore dal 15 giugno 2023, il Rentri digitalizza procedure e adempimenti, per una gestione dei rifiuti più efficiente e conforme a normative ambientali.
La normativa vigente si propone di raggiungere entro il 2026 una completa informatizzazione degli adempimenti. Al suo centro si mette, dunque, una divulgazione fondata su buone pratiche, da sottoporre in primis alle imprese che producono o gestiscono rifiuti, siano essi pericolosi o non pericolosi. Un cambiamento che comporta l’obbligo di iscrizione al nuovo sistema di tracciabilità e l’utilizzo di registri di carico e scarico informatizzati. Così come la nuova modulistica per i formulari di trasporto, obbligatoria da febbraio 2025. L’obiettivo principale è ottimizzare il controllo dell’intero ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.
Al meeting summenzionato, moderato per l’evenienza da Emanuele Fanizzi di Hyper, è intervenuta Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Confindustria Catania. In più, ha presenziato Guglielmo Allibrio, vicepresidente di Confindustria Siracusa; Fabio Costarella, vicedirettore generale di Conai e Luca Passadore, esperto di diritto dell’ambiente.
Cristina Busi: “Sostenibilità e innovazione nella gestione dei rifiuti”
“Adeguarsi al Rentri non significa solamente adempiere a degli obblighi di legge, ma cogliere l’occasione per migliorare la gestione dei rifiuti con una visione di sostenibilità e innovazione – secondo il pensiero esplicitato da Cristina Busi, presidente di Confindustria Catania -. Stiamo parlando di strumenti che ci permettono di costruire un modello aziendale più responsabile e attento all’ambiente. Nonché capace di affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo. Considero la sostenibilità una delle linee strategiche fondamentali su cui lavorare per accrescere il valore delle nostre imprese. L’impegno, come associazione di categoria, è quello di aiutare soprattutto le piccole e piccolissime aziende ad abbracciare nuovi modelli, supportandole nell’adozione di strumenti che le rendano più competitive e sostenibili”.
Il pensiero di Fabio Costarella, vicedirettore Conai
“Una nuova dimostrazione della vicinanza del sistema Conai alle realtà territoriali – ha commentato, poi, il vicedirettore Conai Fabio Costarella –. Il supporto alle imprese negli adeguamenti normativi e negli aggiornamenti che si rendono necessari è da sempre parte dei nostri compiti istituzionali. Tracciare correttamente i flussi dei rifiuti significa non solo contribuire alla tutela ambientale, ma anche garantire una filiera più sicura e controllata. E le azioni che permettono di facilitare l’adozione di queste nuove procedure rivestono importanza primaria per il Consorzio: l’obiettivo è sempre quello di rendere il sistema Paese più competitivo e sostenibile”.
Infine, l’intervento dell’esperto in diritto ambientale fa la quadra sulle necessità scaturenti dalla normativa e traccia le linee giuda. Dette regolamentazioni devono essere perseguite per orientare le azioni delle singole aziende territoriali. Come metro a vocazione ambientale, attraverso di esso, si devono tenere a mente fini protesi alla sublimata sostenibilità incline al benessere dei territori.
Luca Passadore: “Rafforzare il controllo ambientale”
De facto, ha esordito Luca Passadore “lo scopo della normativa vigente è quello di rafforzare il controllo ambientale rendendo ogni fase della gestione dei rifiuti più trasparente, tracciabile e sicura, riducendo così i rischi di irregolarità o gestione illecita. Per prepararsi al meglio, le aziende devono impegnarsi in un percorso di informazione e formazione continua, così da comprendere e adottare correttamente questi nuovi strumenti digitali. Chi si prepara in tempo non solo rispetterà i termini previsti dalla legge, ma potrà anche contare su una gestione più efficiente e conforme alle normative ambientali, tutelando, in tal modo, il proprio ruolo responsabile verso l’ambiente”.
Il Decreto direttoriale 21/9/23
Per un approfondimento della regolamentazione formulata, si dà voce al Decreto Direttoriale del 21 settembre 2023. Nello specifico si qualifica la norma secondo le fonti in materia.
Il regolamento reca la disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri). Ad esso si uniscono poi allegati che disciplinano il modello di registro cronologico di carico e scarico e di formulario di identificazione di cui agli artt. 190 e 193 del D.lgs 152/2006, adottato con D.M. 4 aprile 2023, n.59, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 maggio 2023.
In più, all’art. 13 del citato regolamento si stabilisce la tempistica, stante la data di entrata in vigore, per l’iscrizione al “Rentri” da parte dei soggetti interessati. A seguire, gli artt. 9, 4 e 7 del menzionato regolamento decretano tempistiche per l’applicabilità di nuovi modelli e disposizioni generali sul registro cronologico di carico e scarico e sul formulario di identificazione del rifiuto in formato digitale.
In chiosa, il Decreto Direttoriale del 21 settembre 2023 fornisce indicazioni puntuali ed omogenee per semplificare il rispetto, da parte dei soggetti interessati, delle tempistiche di iscrizione al Rentri, nonché specifica le ulteriori scadenze previste dal citato regolamento.
Luisa Trovato