Acireale / Traslate le reliquie di Santa Venera tra fede e memoria

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Giovedì 14 novembre la comunità acese si è stretta attorno alla sua Santa Patrona, nel memoriale della traslazione delle reliquie di Santa Venera.

Traslazione delle reliquie di Santa Venera / Gli appuntamenti della mattina

La giornata, ricca di appuntamenti, ha visto un fitto susseguirsi di momenti. Fin dal mattino le ore in cattedrale sono state scandite da diverse celebrazioni eucaristiche che hanno preparato i fedeli alla traslazione del venerato busto-reliquiario di Santa Venera e dell’argenteo scrigno dalla Reale Cappella all’altare maggiore.

Subito dopo la traslazione del busto reliquiario don Mario Fresta, cappellano della Reale Cappella di Santa Venera e arciprete-parroco della Basilica Cattedrale ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica a cui hanno partecipato presidi ed alunni degli istituti scolastici cittadini. Ad animare la liturgia i cori scolastici della Città diretti dalla maestra Clotilde Fiorini.

posa corona alloro festa Santa Venera

Le celebrazioni del mattino si sono concluse con la deposizione della corona di alloro sulla targa che ricorda le vittime del bombardamento del 1941, eretta nella centrale via Atanasia. Presenti il vicesindaco, dott.ssa Valentina Pulvirenti, e il presidente del consiglio comunale, dott. Michele Greco, oltre ai membri della Deputazione della Reale Cappella e del Circolo Santa Venera.

Traslazione delle reliquie di Santa Venera / La solenne celebrazione Eucaristica 

Il pomeriggio del giorno di festa è animato dall’ingresso in Piazza Duomo della storica banda musicale “Orazio Sapienza” diretta dal M° Filippo Sapienza, che ha accompagnato con le sue arie l’attesa del pontificale presieduto da mons. Antonino Raspanti. 

Alle 18.30, dinanzi la Basilica Cattedrale, sono state accolte le autorità cittadine di Randazzo. La città scelta per offrire l’olio che durante tutto l’anno arderà nella lampada votiva nella cappella della Santa Patrona.

Presenti alla funzione le autorità civili e militari, la Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera, il Circolo Santa Venera e i Portatori degli antichi Cerei artigiani acesi.
A curare l’animazione liturgica la Cappella musicale della Reale Cappella di Santa Venera, diretta dal M° Alberto Patanè.

L’omelia / Il messaggio del vescovo Raspanti

Nel corso della sua omelia il vescovo di Acireale ha rivolto un pensiero alla recente alluvione che ha colpito il territorio diocesano. Poi si è soffermato sulla figura della Santa protettrice: “la vita ed il martirio di Santa Venera ci portano a considerare profondamente il significato del sacrificio e della santità come risposte al male e all’ingiustizia che affliggono l’umanità.

Il martirio di Venera, modello di quello di Cristo, è una risposta forte al male che sembra prevalere nel mondo. Non cedere alla violenza o all’odio, ma affrontarlo con fede e speranza, credendo nella vittoria della giustizia e dell’amore. Valori, questi, che i santi incarnano e a cui dobbiamo aspirare.

I santi, come Venera, non sono eroi mondani o campioni da esaltare per il successo terreno, ma testimoni della carità e dell’eucaristia, che vincono il peccato con l’offerta di sé e la vicinanza ai più deboli”.omelia Raspanti Santa Venera

Ha infine concluso il prelato: “Venera invita ognuno di noi a fermarsi e a confrontarsi con le proprie scelte di vita. Abbandonando egoismi, interessi personali e guerre, per scegliere di essere portatori di speranza e testimoni di una fede autentica.

Santa Venera ci aiuti a fare un passo indietro dalle divisioni e dalle lotte, per diventare, come lei, segni di speranza e amore nel mondo”.

Il momento commemorativo dell’evento bellico del 1941 / Le parole del sindaco Barbagallo

A conclusione della celebrazione eucaristica, la processione con il venerato busto reliquiario di Santa Venera e l’argenteo scrigno contenente le Sacre Reliquie ha attraversato Piazza Duomo per giungere davanti al Palazzo di Città per un momento commemorativo dell’evento bellico del 14 novembre 1941 da parte del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo.

Il sindaco così ha detto nel suo discorso: “Questa sera ci ritroviamo insieme per riflettere su quanto accaduto in questi giorni e in particolare nella giornata di ieri, 13 novembre. Ma anche per rinnovare il nostro impegno a ricostruire e a guardare al futuro con speranza e solidarietà.

Roberto Barbagallo discorso Santa VeneraAcireale oggi è una città che, pur con le sue sfide, guarda al futuro con speranza. Il nostro impegno comune è quello di costruire una comunità sempre più forte, sempre più inclusiva. Dove i valori di fede, di famiglia, di tradizione e di memoria siano il fondamento su cui poggiare il nostro cammino. Vogliamo che Santa Venera unitamente agli altri nostri protettori, continui a essere il faro che illumina le nostre vite. Che ci guida nelle scelte quotidiane e che ci incoraggia ad affrontare insieme le difficoltà. Così come la sua protezione ci ha accompagnato nei momenti più bui, così la sua luce ci sostenga nelle sfide che ancora dobbiamo affrontare.

In questo giorno di commemorazione e di preghiera, rinnovo a nome di tutta l’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Acireale il nostro affetto e la nostra gratitudine a Santa Venera, che ci guida e ci benedice. Che la sua protezione e la sua intercessione ci siano sempre di aiuto. E che la nostra città, forte della sua fede e della sua storia, continui a prosperare in pace e in armonia.”

La conclusione del giorno di Festa

La festa ha avuto termine con il rientro nella Basilica Cattedrale, la reposizione del venerato busto-reliquiario della Santa Patrona nella Reale Cappella. E con la preghiera elevata alla Santa Patrona dal Cappellano don Mario Fresta.don Mario Fresta

Così don Mario prima di impartire la solenne benedizione si è rivolto ai presenti: “carissimi fratelli e sorelle ancora una volta abbiamo sperimentato la protezione della nostra amata Santa Venera. Nonostante la forte pioggia di questi giorni abbia messo a dura prova il nostro territorio e abbia creato parecchi inconvenienti per molte famiglie.

Siamo qui riuniti insieme in questo luogo, in questa cappella che i nostri padri hanno innalzato per custodire le Reliquie della nostra martire Venera, per ringraziare il Signore perché la potente intercessione di Venera ha protetto e custodito ancora una volta la nostra Città e la nostra Diocesi.

A te, vergine e martire Venera, che da secoli vegli su questa città di Acireale vogliamo elevare la nostra preghiera”.

Chiara Costanzo

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