Per ricordare / Il Premio Ilaria e Lucia dà voce alla speranza

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Ilaria e Lucia

Ilaria e Lucia danno voce alla speranza. Ed è la speranza il valore che permea di sé la  premessa di un  Bando che, nella definizione delle finalità del premio Ilaria e Lucia,  e particolarmente dell’edizione numero 20, realizza – e mai forse come stavolta attualizza – la sintesi perfetta dei contenuti  di un concorso ch’è diventato ormai una classica nel variopinto panorama della cultura catanese. E nell’esaltazione della speranza, che rimase ben custodita nel vaso di Pandora dopo che era stato svuotato di tutto, il Premio lancia un messaggio forte e chiaro.

Ilaria e Lucia danno voce alla speranza in un mondo lacerato dall’odio

Ed è un messaggio che travalica le stesse finalità del Premio e dei suoi contenuti. Ci vogliamo provare a consegnare una speranza a questo mondo lacerato dall’odio? Ci vogliamo provare ad aprire gli occhi sui dolori e sulle sofferenze di questi tempi bui che la speranza negano e avviliscono ogni giorno di più?

Aristotele e la speranza come sogno di un uomo sveglio

“Il sogno di un uomo sveglio”, dirà Aristotele parlando della speranza; e Leopardi, nello Zibaldone: “Una scintilla, una goccia di lei non abbandona l’uomo”; e Ernst Bloch: “la speranza traccia i lineamenti di un mondo migliore”; e con lui Remo Bodei :“ la speranza è un abito mentale da acquisire e costruire, contro la fine della storia: speranza è vivere il presente per immaginare un mondo migliore”. Ed ancora Aristotele e Leopardi e poi il filosofo contemporaneo Salvatore Natoli, ci avvertono che la speranza può essere ingannevole se privata di un responsabile protagonismo. La speranza, quindi, non è soltanto desiderio, pathos, è anche virtù (cfr Bando)

Ilaria e Lucia
Lucia Messina e Ilaria Favara

La speranza quale valore fondamentale nella nostra esistenza

Il tema di quest’anno, in una stagione che sembra spegnere lo spirito della speranza, propone di richiamare, allievi e docenti, alla etimologia di Elpis, protendere verso un obiettivo; ἰοίην, che io possa andare oltre; ἀρετή, assolvere bene il proprio compito; παιδεία, l’atto educativo dei valori fondamentali, per riconfermare il valore fondamentale della Speranza nella nostra esistenza”.(cfr Bando)

La tragica vicenda umana di Ilaria e Lucia e il messaggio di amore e di pace che ne scaturisce

Su questi temi, che hanno a denominatore comune la speranza, si cimenteranno, di qui a poco gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e dell’Università ai quali il Premio è destinato.  “Ilaria Favara e Lucia Messina, studiose universitarie della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Catania, perdono la vita terrena il 17.12.2001 a Parigi. Restano in vita con noi e per noi per la testimonianza di generosità ed altruismo, di comprensione dei valori essenziali, morali e religiosi della vita umana, quale esempio di pura e solidale amicizia”. E la Fondazione a loro intitolata può realizzare, mai forse come quest’anno, l’obiettivo di costruire, su una tragica e dolorosa vicenda umana, un’occasione di riflessione sui valori che rendono la vita degna di essere vissuta e di risultare, essa stessa παιδεία, “l’atto educativo dei valori fondamentali”.

Tre le sezioni del Concorso che da quest’anno dà spazio alla multimedialità

Il Premio, come ogni anno, si articola in tre sezioni: poesia, racconto o breve elaborato, elaborato grafico (con possibilità di optare per lavori multimediali, novità di questa edizione). I lavori e le opere, realizzati secondo le modalità previste dal Bando, dovranno essere inviati entro il termine del 31 marzo 2025 al seguente indirizzo: I.C.S. “Diaz-Manzoni” – Via Plebiscito 784 – 95124 Catania. Il Bando è firmato in calce dalla preside Zina Bianca, ideatrice del concorso, dalla prof.ssa Ivana Gualtieri, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Diaz-Manzoni di Catania, dal dott. Antonio Favara, padre di Ilaria e presidente della Fondazione Ilaria e Lucia e dalla segretaria, prof.ssa Rita Crimi. La Cerimonia di Premiazione avrà luogo a Catania alla presenza delle Autorità e dei rappresentanti degli Enti ed Associazioni che operano per la difesa della vita, nel mese di giugno del 2025.

Giovanni Lo Faro