Il Natale in Ucraina / Un segno di resistenza e speranza

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Natale in Ucraina

Quest’anno, in un contesto di guerra e difficoltà senza precedenti, molte famiglie ucraine celebreranno per la prima volta il Natale il 25 dicembre invece del tradizionale 7 gennaio. Questa decisione rappresenta un passo storico per il paese, che segna il distacco dalle tradizioni russe e il desiderio di avvicinarsi al mondo occidentale. E’ un cambiamento che va oltre il simbolico, in un momento in cui il popolo ucraino lotta per la propria indipendenza e identità.

Un cambiamento storico / Dal calendario giuliano al gregoriano

L’Ucraina, dove la maggior parte della popolazione è cristiana ortodossa, ha a lungo seguito il calendario giuliano, adottato dalla Chiesa ortodossa russa. Questo calendario colloca la celebrazione del Natale il 7 gennaio. Tuttavia, l’invasione russa del febbraio 2022 ha accelerato un processo di allontanamento da Mosca, che non riguarda solo la politica, ma anche la religione e la cultura. Con l’intensificarsi del conflitto, molte persone si sono unite alla Chiesa ortodossa dell’Ucraina (OCU), che ha rotto i legami con il patriarcato di Mosca. La decisione del governo ucraino di riconoscere il 25 dicembre come festa nazionale è stata quindi un passo naturale verso l’allineamento con i paesi europei e un segnale di rottura con il passato. Per molte famiglie, questa sarà la prima occasione di celebrare il Natale insieme, in una data condivisa anche dai cattolici e dai protestanti.

Le tradizioni natalizie ucraine 

Nonostante il cambiamento di data, le tradizioni natalizie ucraine rimangono radicate nella cultura del paese. La sera della Vigilia, le famiglie si riuniscono per una cena composta da dodici piatti privi di carne, in ricordo dei dodici apostoli. Le case vengono decorate con covoni di grano, simbolo di abbondanza e prosperità. In molte regioni, i bambini cantano canti natalizi, chiamati ‘koliadky’, e rappresentano scene della nascita di Gesù. Queste usanze resistono anche in un contesto di guerra, dove molte famiglie affrontano l’assenza di elettricità, riscaldamento e acqua a causa degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. La celebrazione della Natività diventa così un momento di resilienza e solidarietà, in cui il popolo ucraino cerca di mantenere vive le proprie tradizioni nonostante le avversità.Natale in Ucraina

Un Natale al buio e al gelo

A Kiev, la situazione è particolarmente difficile. Gli attacchi missilistici e l’uso di droni contro la capitale e altre città hanno lasciato migliaia di persone senza energia elettrica e riscaldamento, proprio mentre il paese si prepara ad affrontare un rigido inverno. La Cattedrale della Risurrezione è diventata un punto di riferimento per la comunità. Qui, l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha accolto centinaia di bambini nella curia arcivescovile maggiore per distribuire regali e condividere un momento di gioia in compagnia di San Nicola, figura che in Ucraina ricopre il ruolo di Babbo Natale. Shevchuk ha sottolineato che la Natività di quest’anno sarà al buio e al gelo, ma ha anche lanciato un messaggio di speranza. Secondo l’arcivescovo, la mancanza del calore materiale può essere compensata con la presenza del calore umano, fatto di condivisione e solidarietà.

La luce di Cristo in mezzo al buio 

Nonostante le difficoltà, la Chiesa continua a portare speranza in un contesto segnato dalla sofferenza e dalle perdite. In questi anni di conflitto, culminati con l’invasione russa, la speranza è stata il segreto della sopravvivenza del popolo ucraino. Anche quest’anno, nonostante la devastazione, l’Ucraina attende con fede la propria ‘risurrezione’, un’idea evocata dall’arcivescovo per simboleggiare la rinascita del paese dopo il lungo periodo di sofferenza.

 

Natale come simbolo di resistenza

Il Natale del 25 dicembre rappresenta quindi un punto di svolta per l’Ucraina. Non è solo una questione di calendario o di tradizioni. E’ un segnale di autodeterminazione e di rifiuto di un passato imposto. E’ una festa che, nonostante il contesto di guerra, richiama i valori fondamentali della speranza, della solidarietà e della fede. Gli ucraini celebrano un Natale che è al tempo stesso un atto di resistenza e un messaggio al mondo: la luce può vincere sul buio, e la speranza è più forte della paura.

Flavia Maria Vella