Torre Archirafi / Il pittoresco Presepe del pescatore ha animato il borgo marinaro

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presepe del pescatore

E’ stata un’edizione davvero apprezzata quella del Presepe del Pescatore di Torre Archirafi, conclusasi lo scorso sei gennaio con la festività dell’Epifania. Nei giorni ventisei dicembre, cinque e sei gennaio, il cortile del suggestivo Palazzo Vigo, antica dimora settecentesca, si è “vestito” dei colori, dei profumi, dei suoni di un’antica Betlemme pullulante di vita collettiva.

C’erano tutti: pescatori, pastori, contadini, mercanti e ancora falegnami, mugnai, fruttivendoli, tessitrici, fabbri. E persino un insolente Erode che si gingillava tra i suoni e le musiche del tempo che accompagnavano i movimenti morbidi e sinuosi di schiave danzanti. Erano tutti lì a guidare i visitatori verso quell’umile capanna che ha accolto “un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia”. Torre Archirafi presepe del pescatore

In maniera attenta e scrupolosa hanno preso vita veri e propri quadri di vita dell’epoca, ambientazioni agresti e legate alla tradizione popolare. La scenografia, curata nei minimi dettagli, ha incantato i presenti. Unendo storia e tradizione con suggestivi giochi di luce, acqua e suoni, capaci di amplificare l’emozione di un’esperienza unica.
Apprezzata è stata anche la degustazione di pietanze lungo il percorso. I visitatori hanno così potuto apprezzare piatti tipici della tradizione contadina preparati al momento, pane condito con olio locale, legumi di vari tipi e vino.

Dal presepe meccanico al Presepe del pescatore

All’incirca un ventennio fa, a Palazzo Vigo vi era una grande stanza che ospitava un presepe meccanico voluto da padre Dominici – ci spiega don Lucio Cannavò, guida spirituale del borgo di Torre Archirafi. Grazie all’aiuto di alcuni parrocchiani e dei volontari dell’Azione Cattolica furono realizzati ben quattordici pastori che si muovevano meccanicamente tra effetti speciali che ricreavano i fenomeni atmosferici. Era questo l’antico Presepe del Pescatore.pescatori

Poi, dopo il 2007, si è pensato invece di mettere in scena, nel cortile di Palazzo Vigo, gentilmente concesso dal Comune, un vero e proprio presepe vivente con tanto di Re Magi che arrivavano dal mare e approdavano al molo di Torre. Durante il periodo del Covid abbiamo avuto una battuta d’ arresto ma, una volta terminata la pandemia, abbiamo ricominciato a riproporre l’evento. Questa edizione 2025 del Presepe del Pescatore ha riscosso uno straordinario successo frutto di un lavoro di squadra – continua padre Lucio. Basti pensare che i visitatori sono arrivati anche da fuori provincia.

Don Lucio cannavò e personaggi del presepe
Don Cannavò posa con alcuni personaggi del presepe

 

Un particolare ringraziamento – conclude don Lucio – va all’amministrazione comunale che ci ha permesso ancora una volta di svolgere questo evento all’interno di Palazzo Vigo. Ma anche a tutti coloro che si sono impegnati rendendo possibile la realizzazione di questa edizione del Presepe. E pure ai numerosi visitatori che hanno apprezzato il nostro piccolo ma ospitale borgo marinaro”.
Il Presepe del Pescatore di Torre Archirafi si conferma dunque un evento di grande valore culturale, sociale e spirituale in grado di promuovere il territorio.

 

                                                                                            Caterina Maria Torrisi