La XVII edizione della Giornata nazionale della Colletta Alimentare, svoltasi sabato 30 novembre in oltre 230 supermercati di Catania – si legge in una nota stampa -, ha fatto emergere testimonianze e storie personali toccanti e spesso segnate da condizioni di vita faticose ma non meno vicine alla fiducia nei rapporti umani e alla voglia di donare. I tremila volontari impegnati in questa giornata hanno regalato prima di tutto un sorriso quale segno di gioia verso una condivisione gratuita dei bisogni degli altri. Tutto questo a dispetto del maltempo che ha caratterizzato la giornata di sabato.
L’attuale emergenza alimentare ha trovato una risposta di poco inferiore a quella dell’anno scorso sul territorio nazionale, con 9.037 tonnellate raccolte in un solo giorno (9.622 quelle del 2012), mentre i dati siciliani di quasi sette province su nove (Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta e una parte di Agrigento) sono pari a 305.000 kg contro i 356.565 kg del 2012, con una flessione del 14,5%.
La provincia di Catania si è distinta con una flessione minore (-11,4%) raggiungendo i 112.000 kg contro i 126.525 del 2012.
Completano i dati siciliani le raccolte di Palermo, Trapani e Agrigento ovest con totale di 151.000 kg contro i 183.000 kg del 2012.
Il totale complessivo della raccolta 2013 in Sicilia (ma ricordiamo che è un dato ancora in via di definizione) è pari a 456.000 kg contro i 539.000 del 2012, con una flessione del 15,3%.
«Nonostante il dato calante rispetto al 2012 la donazione di quest’anno non ha perso significato e condivisione, anzi – afferma Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare Sicilia onlus – è da apprezzare ancora di più se confrontato alla crisi che stiamo vivendo e che purtroppo costringe a livello di povertà anche chi, fino a ieri, non avrebbe mai pensato di dover ricorrere ad aiuti esterni per procurarsi il cibo».
Il cibo raccolto – si ricorda nella nota stampa – sarà adesso distribuito nelle oltre 1.050 strutture caritative siciliane convenzionate con la Rete Banco Alimentare che assistono circa 360.000 persone e 35.800 bambini da zero a cinque anni.
