Sammastianu nesci nudu e si cogghi tuttu u friddu (San Sebastiano esce nudo e raccoglie tutto il freddo). Questo antico adagio veniva espresso a fine gennaio, dopo le feste dei tre santi col cappotto (San Nicola di Bari, San Mauro Abate e Sant’Antonio Abate), che indossano pesanti paramenti liturgici. Mentre San Sebastiano è spesso rappresentato nudo nell’atto di subire il martirio delle frecce.
Questo antico detto vuol significare che San Sebastiano trattiene per sé il freddo dell’inverno, portando l’inizio della bella stagione. (Austu capu ‘mmernu, jnnaru capu d’estate- agosto è l’inizio dell’inverno, gennaio è l’inizio dell’estate). Il desiderio di tutti gli acesi è proprio che San Sebastiano possa trattenere il freddo durante i festeggiamenti in suo onore. Soprattutto il 20 gennaio quando il simulacro del martire percorre le strade di Acireale sull’argenteo fercolo.
Da diversi giorni si susseguono gli appuntamenti del programma della festa 2025: la visita delle reliquie del Santo bimartire in parrocchie e istituti della Diocesi, il solenne triduo presieduto da don Gaetano Pappalardo direttore spirituale del seminario diocesano e i tradizionali e attesi momenti della festa.
Festa San Sebastiano / Il 19 i riti della vigilia
Domenica 19 si svolgeranno i riti della vigilia con la messa delle ore 11 che anticipa la processione delle reliquie di San Sebastiano fino alla chiesa di Sant’Antonio di Padova, l’antica chiesa di San Sebastiano. Sempre domenica sera la santa messa in Basilica sarà presieduta da mons. Petar Rajic, nunzio apostolico in Italia e San Marino.
Dopo la benedizione degli abiti votivi, dalla chiesa di Sant’Antonio di Padova muoverà la processione delle reliquie che faranno così ritorno in Basilica. Qui si terranno i primi vespri solenni capitolari presieduti dal vescovo della Diocesi mons. Antonino Raspanti.
Alle 22 le campane della Basilica rintoccheranno per le tradizionali sette chiamate, un tempo segnale per il raduno delle confraternite che operavano nella chiesa.
San Sebastiano / Lunedi 20 apertura della festa
Lunedì la grande festa che si aprirà con la Basilica gremita di devoti in attesa dell’apertura della cappella che è in programma alle 7,30. Dopo aver rivisto il simulacro di San Sebastiano, si svolgerà alle 9,30 il pontificale presieduto dal vescovo della diocesi di Acireale. Al termine la trionfale uscita di corsa del fercolo con il simulacro di San Sebastiano tirato dai devoti scalzi e l’inizio del giro per le vie di Acireale.
La prima grande fatica dei devoti sarà nella via S. Carlo quando tutti i portatori del fercolo si stringeranno vicini per trasportare sulle spalle la pesante vara. Saranno circa le ore 12 quando la vara oscillerà sulle spalle dei portatori per toccare terra davanti la chiesa di S. Biagio. Il mezzo giro si concluderà alle 15,30 in piazza Marconi e con il passaggio davanti alla Basilica, dove verrà sciolto il voto del mezzo giro al seguito del Santo.
Alle 17 una riflessione sulle guerre e sui martiri invisibili sarà pronunciata in piazza A. Pennisi, nella tradizionale rievocazione della partenza degli acesi per la prima guerra mondiale. La processione toccherà poi diversi quartieri di Acireale (Mandorle, San Martino, Carmine) mentre scenderà la sera su Acireale.
Il fercolo tornerà a correre alla fine di via Galatea e poi in via Roma e corso Umberto (“sutta l’arcu du Viscuvu”). L’atteso spettacolo pirotecnico alle 21,30 nel viale Regina Margherita e i grandiosi giochi pirotecnici in piazza Duomo anticiperanno la spettacolare entrata che concluderà a notte fonda la festa.
San Sebastiano sarà ancora tra i devoti sabato 25, quando, eccezionalmente quest’anno, il venerato simulacro sarà portato a spalla, in occasione dell’Anno Santo, nel quartiere Suffragio, con inizio della processione alle 18. La festa si concluderà come di consuetudine con gli appuntamenti dell’Ottava.
Antonio Trovato