Gisella Scibona è una fashion designer, creativa e docente, autrice del progetto “A Venera patrona” e di diversi progetti di sartoria creativa dal nome Art couture Sicily.
In un’intervista ci ha parlato del percorso che l’ha portata alla realizzazione del suo progetto dedicato alla santa compatrona di Acireale.
Qual è la genesi del progetto “A Venera patrona”?
Volevo creare un progetto che rendesse omaggio alla Santa e che potesse esprimere la mia gratitudine e devozione nei suoi confronti. Io non sono acese, ma vivo qui da un po’ e volevo creare un progetto che potesse ringraziare Santa Venera e renderle omaggio attraverso la mia creatività.
Com’è stato il trasferimento della stampa su stoffa? Di che strumenti si è avvalsa per realizzare questo processo complesso?
Nel mio progetto mi sono servita di un team di tecnici e professionisti esperti. Certamente per la realizzazione del progetto finale ci sono voluti molti passaggi e molte figure tecniche, che ho coordinato personalmente per arrivare al modello cartografico finale.
Quanto tempo ha impiegato per la realizzazione del suo lavoro?
È stato sicuramente un lavoro complesso, quindi sono trascorsi diversi mesi dall’idea progettuale alla realizzazione finale.
Come è avvenuta la collaborazione con le modelle? È stato difficile per loro vestire delle creazioni così impegnative e cariche di storia?
Le modelle non sono professioniste, sono state meticolosamente selezionate attraverso un processo di scelta molto scrupoloso. Dovevano avere determinate caratteristiche che le facessero apparire come eteree, angeliche. Dovevano far parlare gli abiti ed è stato in effetti così, alla fine. Infatti sono molto soddisfatta del loro lavoro: quando abbiamo scattato le foto nella Cappella di Santa Venera, in Cattedrale, è stata un’esperienza unica, la chiesa era aperta solo per noi e le ragazze sono state bravissime nel reggere la stanchezza di tante ore di shooting.
Le acconciature sono anche’esse studiate?
Sì, ancora una volta mi sono affidata a dei professionisti di alto livello, in questo caso Salvo Filetti. Lui ha saputo reinterpretare la sicilianità e la bellezza con delle acconciature tradizionali, come il toupè, “il tuppo siciliano”, reinterpretato in chiave moderna, in modo da conferire fluidità e grazia alle modelle. I gioielli sono stati invece progettati da me, ognuno di essi è stato pensato nel dettaglio per raccontare una determinata parte della storia di Santa Venera.
Gisella Scibona ha altri progetti in cantiere per il futuro?
Questo è un progetto che ha voluto far conoscere il territorio attraverso la moda, verrà presentato sia ad Acireale che a Milano. Ho altri progetti in cantiere, ma meno circoscritti al territorio.
Giulia Bella