Economia / Focus sulla TARI, la tassa sui rifiuti sul bilancio delle famiglie

0
15
TARI famiglie bilancio

La TARI, ovvero la Tassa sui Rifiuti, è un’imposta che, dal 2014, ha sostituito altri tributi legati alla gestione dei rifiuti. Ogni anno, le famiglie italiane si trovano a doverla pagare, ma i costi e le modalità di calcolo possono variare notevolmente da Comune a Comune, incidendo sul loro bilancio. In questo articolo, esploreremo come viene determinata la TARI, quali sono le novità introdotte negli ultimi anni e cosa cambia per le famiglie e le aziende. La TARI è una tassa comunale destinata a finanziare il servizio pubblico di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani. Ogni Comune stabilisce l’importo che i cittadini devono pagare, in base alla superficie degli immobili e alla quantità di rifiuti prodotti. A differenza di altre imposte locali, la TARI è esclusivamente legata alla gestione dei rifiuti e non si applica ad altri servizi comunali.

Economia / Chi deve pagare la TARI? Proprietari e inquilini a confronto

Non solo i proprietari, ma anche gli inquilini devono pagare la TARI, a meno che il contratto di affitto non superi i sei mesi. Se l’affitto è inferiore a sei mesi, infatti, la tassa resta a carico del proprietario dell’immobile. Oltre alla superficie dell’abitazione, il calcolo della tassa tiene conto anche del numero di occupanti: più persone vivono in un’abitazione, maggiore sarà la produzione di rifiuti e quindi l’importo da pagare. Un’importante novità è l’introduzione della pertinenza nel calcolo della tassa, che dal 2024 verrà inclusa nella superficie dell’abitazione per determinare l’importo da versare. Pertinenze come balconi, terrazze e giardini, fino ad oggi esenti, potrebbero far lievitare i costi per molti cittadini.TARI famiglie bilancio

Economia / Come viene calcolata la TARI

Il calcolo della TARI è effettuato dal Comune di residenza, che determina l’importo finale in base a diversi fattori. La tassa si compone di una parte fissa e una parte variabile. La parte fissa è legata ai costi strutturali per mantenere attivo il servizio di raccolta e smaltimento, come gli investimenti nelle infrastrutture. La parte variabile, invece, dipende dalla quantità di rifiuti prodotti: più rifiuti vengono generati, maggiore sarà il costo legato al trasporto e allo smaltimento. Le attività economiche (aziende, negozi, uffici) sono soggette a tariffe specifiche, che dipendono dalla tipologia dell’attività e dalla quantità di rifiuti prodotti. In questo modo, la TARI cerca di applicare una logica di equità, facendo pagare di più a chi inquina di più.

Anche se la TARI è generalmente un’imposta obbligatoria, ci sono alcune esenzioni. Non sono soggette alla tassa, ad esempio, le aree pertinenziali non utilizzate per la produzione di rifiuti, come giardini e terrazze, a meno che non siano impiegate per attività commerciali. Anche le aree comuni condominiali, come androni e scale, sono esenti dalla tassa, a meno che non siano utilizzate esclusivamente da uno specifico condominio. Inoltre, esistono riduzioni per particolari categorie di contribuenti, come per esempio famiglie con bassi redditi o per chi vive in abitazioni con un basso impatto ambientale.

Economia / Perché la TARI cambia a seconda della città

Uno degli aspetti più evidenti della TARI è la sua variabilità. A Catania, per esempio, si paga mediamente la cifra più alta: circa 594 euro all’anno. Al contrario, Trento è la città con la TARI più bassa, con soli 183 euro annuali. Le differenze dipendono principalmente dai costituti locali legati alla gestione dei rifiuti e dalle politiche adottate dai singoli Comuni. Le tariffe sono quindi determinate dalla quantità di rifiuti prodotti, dalla gestione del servizio e anche dalla disponibilità economica del Comune.

Nel 2020, l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha introdotto il Metodo Tariffario (MTR), con l’obiettivo di rendere il calcolo della TARI più trasparente e giusto. Con il nuovo metodo, si cerca di ridurre le inefficienze nella gestione del servizio e migliorare la gestione finanziaria del sistema rifiuti. La riforma ha anche eliminato alcune categorie confuse di rifiuti e ha stabilito regole più precise per la riscossione dei pagamenti. Nel 2024, le modifiche continuano con l’inclusione delle pertinenze nel calcolo della TARI, un cambiamento che potrebbe portare a rincari significativi per i proprietari di case con ampie superfici esterne.

Economia / TARI: Come incide sul bilancio delle famiglie e aziende

La TARI è una tassa che, seppur calcolata in modo equo in base alla quantità di rifiuti generati, ha un impatto significativo sul bilancio di famiglie e aziende. Sebbene la tassa vari da città a città, le modifiche previste per il 2024 potrebbero influire sui costi per molti italiani, specialmente con l’inclusione delle pertinenze nel calcolo. In generale, la TARI resta una tassa fondamentale per la gestione del sistema rifiuti, ma le riforme in corso mirano a rendere il sistema più trasparente, equilibrato e sostenibile per tutti.

Arianna Carbonaro