Intervista a due voci / “In nome della madre”, secondo Rosa Barbagallo e Alfio Vecchio

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Alfio Vecchio

In nome della madre” è un riadattamento dell’opera omonima dell’autore napoletano Erri De Luca.
La sua rappresentazione, co-diretta da Alfio Vecchio e Rosa Barbagallo, è stata inserita, durante lo scorso periodo natalizio, tra le iniziative del cartellone artistico-culturale della Basilica Collegiata dei Santi Pietro e Paolo, dal titolo “De Nativitate domini”. Una rassegna  che ha permesso alla città di Acireale di godere di una vasta offerta culturale.

Il riadattamento e la riduzione dell’opera di De Luca sono di Rosa Barbagallo e di Alfio Vecchio che, come raccontano loro stessi più avanti, sono soliti collaborare insieme. Mentre la rappresentazione è stata realizzata dall’Università Popolare Giuseppe Cristaldi di Acireale. Le musiche originali sono del maestro Gesuele Sciacca, eseguite dall’autore con Daniela Greco. Gli interpreti sono stati: Carola Colonna, Terenzio Falcotti e Tina Leotta, mentre le voci recitanti erano di Saro Bella, Lella Costa, Carmen D’Anna e Giovanna Di Bella. La regia è di Alfio Vecchio.

Alfio Vecchio e Rosa Barbagallo tra il pubblico
Alfio Vecchio, primo da dx, e Rosa Barbagallo tra il pubblico

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Rosa Barbagallo ed Alfio Vecchio, per capire meglio quale sia stato il processo creativo dei due co-autori.

Rosa Barbagallo ed Alfio Vecchio, qual è la genesi della vostra opera?

Il maestro organista Carmelo Falcotti, che aveva da approntare per il Comune un programma di eventi nel periodo dello scorso Natale, da presentare nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, ci ha chiesto  disponibilità per l’inserimento di un nostro intervento.

Come è avvenuta la collaborazione con i musicisti?

La grande novità è stata quella di coinvolgere il maestro Gesuele Sciacca che ha accettato con entusiasmo la proposta. E ha composto le brillanti musiche originali, che hanno fatto da colonna sonora  con l’esecuzione vocale sua e di Daniela Greco.

Gesuele sciacca e Daniela Greco
Gesuele Sciacca e Daniela Greco

Come avete collaborato per l’adattamento dell’opera? Dividete i compiti quando realizzate un’opera teatrale?

Abbiamo accettato con entusiasmo l’invito e ci siamo messi al lavoro sul testo di Erri De Luca “In nome della madre”, procedendo, insieme, come per altri simili episodi, alla riduzione e all’adattamento.

Come avete scelto gli attori e le attrici? Collaboravate già da prima insieme?

Abbiamo quindi individuato i nomi degli attori e delle attrici a cui affidare l’esecuzione: persone di grande professionalità che hanno spesso lavorato con noi.

L’opera è un adattamento di un romanzo breve di Erri De Luca. Lui voleva raccontare il rapporto madre – figlio, la straordinaria normalità ed il grande amore che c’è all’interno di un rapporto genitoriale. Qual è invece il messaggio che volete far passare voi al vostro pubblico?

Nella riduzione del testo abbiamo voluto tener fede alle indicazioni dello stesso De Luca che, nella presentazione del suo libro, afferma: qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità. Qui c’è l’amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e ogni legge. Qui si narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.

Giulia Bella