Si è svolto nell’aula magna del Liceo Classico “M. Amari” di Giarre il primo degli incontri della XIII edizione del Premio Biagio Andò con la proiezione del film “Segreti di Stato. Strage di Portella della Ginestra” (2003) di Paolo Benvenuti.
Alla visione – riporta una nota stampa – è seguito un interessante e coinvolgente dibattito tra il regista, collegato via internet, e Franco Jannuzzi, esperto di cinema. Vi hanno partecipato gli studenti provenienti da tutti gli istituti di Giarre e Riposto, i quali hanno posto numerose domande ai relatori.
Ha fatto gli onori di casa il dirigente scolastico Giovanni Lutri. “L’argomento di quest’anno – ha rimarcato – è importante perchè incentrato sulla questione meridionale che ancora dopo 160 anni è irrisolta. Anzi il divario tra Nord e Sud del Paese si allarga e si approfondisce. E’ giusto porre queste domande alle nuove generazioni che diventeranno classe dirigente, affinchè si impegnino anche loro alla risoluzione di questo grave e annoso problema”.
Le verità non ufficiali sul film
Il film di Paolo Benvenuti ha disvelato alcune verità non ufficiali sulla Strage di Portella della Ginestra addebitata alla banda di Salvatore Giuliano. E ha messo in rilievo le confessioni che Gaspare Pisciotta non riuscì a fornire nei tribunali perché avvelenato nel carcere dell’Ucciardone a Palermo.
Sul film è intervenuto Franco Jannuzzi, il quale ha affermato che “questa pellicola è stata realizzata per uno stimolo di Danilo Dolci di cui Benvenuti è stato uno degli ultimi allievi” . “In questo film Paolo racconta una verità storica, – ha continuato Jannuzzi – poichè il regista si impegna sempre in film basati su un ricerca ossessiva, puntuale e rigorosa della storia. C’è un’analisi attenta e precisa di storia documentata – ha soggiunto Franco Jannuzzi- che si avvale anche degli archivi della Cia desecretati. In essi si racconta della presenza nel luogo strage (1 maggio 1947) della Decima MAS di Junio Valerio Borghese e di altre entità”.