Un Comune italiano, ovvero l’ente locale di base, si regge su una netta distinzione fra i poteri di indirizzo politico e la responsabilità gestionale. Gli organi di governo (sindaco, giunta, consiglio comunale) operano secondo il principio sancito dall’art. 36 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), mentre i dirigenti e i funzionari apicali (organi gestionali) traducono in atti concreti le decisioni politiche. Questo schema è valido in ogni comune, oggi come ieri, garantendo equilibrio fra aspirazioni elettive e rigore amministrativo.
Enti Locali / Il principio della separazione dei poteri
Il Comune separa in modo netto la direzione politica, orientata a definire programmi e strategie, e la gestione operativa, incaricata di eseguire atti e procedure. Questa separazione serve a evitare sovraccarichi di funzioni e a tutelare la regolarità amministrativa, facendo sì che la politica non si confonda con la burocrazia e che i funzionari possano svolgere il loro ruolo tecnico in autonomia e responsabilità.
Enti Locali / Il Sindaco: vertice politico e ufficiale di governo
Il sindaco è l’organo di vertice dell’amministrazione: convoca e presiede la giunta, rappresenta il Comune e svolge funzioni statali (anagrafe, stato civile, ordine pubblico, ecc.). Pur godendo di ampi poteri rappresentativi, deve però operare entro i vincoli di bilancio e delle deleghe conferitegli dal TUEL. Ad esempio, se promette una nuova stazione ferroviaria, potrà solo sollecitare Ministero e RFI: la costruzione resta di competenza statale.
Enti Locali / La Giunta comunale: esecutore degli indirizzi generali
La giunta, organo esecutivo, affianca il sindaco nell’attuazione delle delibere del consiglio. Composta da assessori nominati dal primo cittadino (spesso in “quota” ai partiti di maggioranza), propone regolamenti, indirizzi e piani di servizio, come bilancio e politiche sociali. Nel corso del mandato (di norma cinque anni), la composizione può mutare per rimescolamenti politici in consiglio, segnando nuovi equilibri attorno alle priorità dell’amministrazione.
Enti Locali / Il Consiglio comunale: indirizzo, normativa e controllo
Il consiglio è l’organo deliberativo: approva statuti, regolamenti, strumenti urbanistici, bilanci e rendiconti. Esercita anche la funzione di controllo politico-amministrativo, accedendo a tutti gli atti, ma non può gestire direttamente il Comune. Se i cittadini segnalano una discarica abusiva, il consigliere può sollecitare un’interpellanza, ma l’avvio di una nuova gara per rifiuti speciali spetta ai dirigenti, che devono emanare la specifica determina di affidamento.
Enti Locali / Organi gestionali: dirigenti e funzionari apicali
I dirigenti (o, in Comuni senza posizioni dirigenziali, i funzionari apicali di elevata qualificazione – EQ) sono titolari delle competenze tecnico-gestionali. Attraverso le determine, assumono personale, gestiscono la spesa, pagano fornitori e rilasciano contributi. Rispondono in proprio della legittimità e dell’efficacia dei provvedimenti, controllano il pareggio di bilancio e devono conciliare le richieste politiche con i vincoli normativi, evitando disavanzi.
Enti Locali / La dialettica fra politica e burocrazia
Sebbene la politica non possa firmare atti di gestione, spesso esercita “pressioni” sui funzionari per vedere realizzati progetti voluti dalla giunta o dal consiglio. Se un atto non convince il dirigente, potrà essere rifiutato e il sindaco potrà soltanto nominarne un altro disposto a firmarlo, assumendosi la responsabilità legale e penale di eventuali violazioni di legge.
Enti Locali / Un equilibrio da tutelare
Il Comune vive di un delicato equilibrio fra indirizzo politico e attuazione tecnica. Ogni ente locale deve mantenere chiara la distinzione fra poteri di governo e funzioni gestionali per garantire trasparenza, efficienza e rispetto delle leggi. Conoscere questi meccanismi aiuta i cittadini a orientarsi meglio e a comprendere perché, dietro ogni servizio o progetto, si muove una complessa macchina amministrativa.
Gianfranco Castro