Scuola / Ad Acireale, l’intervento di Stefania Ferrara di Casa di Momo per un approccio One Health

0
19
Ferrara One Health

Stefania Ferrara, co-fondatrice delle cooperativa sociale A Casa di Momo, è intervenuta nel corso del convegno “Una cura: ambiente e salute in un’ottica One Health”, trattando dell’educazione esperenziale in natura. La convention, tenutasi lo scorso 4 Aprile presso la Sala Stampa Vito Finocchiaro del Comune di Acireale, è stato uno degli eventi all’interno del folto programma della mensilità, che l’amministrazione comunale ha deciso di dedicare al tema ambientale, organizzando una serie di iniziative anche in collaborazione con associazioni del territorio e liberi cittadini. Il suddetto incontro, che ha visto l’intervento di diversi esperti in un’ottica multidisciplinare, è stato concepito da Costanza Vecchio, medico psichiatra e psicoterapeuta.

Ambiente e salute / Ad Acireale, l’intervento di Stefania Ferrara da A Casa di Momo per un approccio One Health: cos’è A Casa di Momo?

A Casa di Momo è un progetto che nasce dalla collaborazione fra Associazione Zelos Onlus e Cooperativa sociale “A Casa di Momo”. Opera nel territorio dal 2013 ed è come una grande rete di servizi. Comprende un polo educativo 0-6 anni, una piccola scuola primaria parentale e un centro educativo DSA & BES, oltre a tanti altri servizi come quello ASACOM. “I bambini che frequentano il progetto di educazione esperienziale in natura, vivono quotidianamente all’aperto. Le nostre sono aule che veramente hanno per pareti gli alberi e per tetto il cielo. Sono immerse in un agrumeto di 4000 m quadri che si trova proprio al centro di Acireale. I bimbi con qualsiasi tempo e sia d’estate che d’inverno, vivono la loro giornata, le loro attività in natura, all’aperto” spiega Stefania Ferrara.

“Naturalmente se dovesse diluviare stiamo dentro. Abbiamo anche una struttura interna che corrisponde a tutti quelli che sono gli standard strutturali che per legge deve avere una struttura educativa. Questo ci ha permesso di iscriverci all’albo regionale per gli enti socio assistenziali nella categoria del micronido, facendo sì che noi potessimo fare una convenzione con il comuni di Acireale e di Acicastello. Questo ha reso possibile per i bambini residenti nel territorio frequentare gratuitamente il progetto di educazione esperienziale in natura, come se fosse un vero e proprio nido comunale”.

Ambiente e salute / Ad Acireale, l’intervento di Stefania Ferrara da A Casa di Momo per un approccio One Health: l’educatore nell’outdoor education

Il metodo utilizzato si basa sull’outdoor education, sull’educazione esperienziale, sulla pedagogia della lumaca, cioè quello che già Valloni definiva “il rispetto del tempo dei bambini”, ponendo quindi al centro della progettazione educativa il bambino. “L’educatore deve sentire che il proprio mestiere non è solo una professione ma è una passione. E’ quindi un educatore che si sporca le mani, si pone in ascolto. E’ un educatore che si mette sempre in discussione, quindi sempre in formazione. Rispetta i tempi dei bambini, li osserva e scopre il bello. Cerca di supportare la meraviglia nelle piccole cose, osserva, approfondisce le percezioni e guida l’apprendimento rispettando i ritmi della natura.” Così Stefania Ferrara descrive l’approccio utilizzato dalle maestre e i maestri in natura.

Ambiente e salute / Ad Acireale, l’intervento di Stefania Ferrara da A Casa di Momo per un approccio One Health: i benefici dell’educazione esperienziale in natura

L’educazione esperienziale in natura è una concezione pedagogica che vede la natura come un luogo di apprendimento interattivo, dinamico e dove i bambini possono scoprire, possono stimolare la propria curiosità e quindi favorire gli apprendimenti concreti. Questa metodologia dà una serie di benefici sia a livello cognitivo che a livello socio-emotivo. Intanto l’apprendimento diventa veramente esperienziale, quindi i bambini imparano facendo, esplorando e risolvendo problemi in tempo reale. Sviluppano così le competenze pratiche integrandole con quelle teoriche.

Oltre ciò, spesso l’educazione in natura pone bambini di fronte a situazioni che non sono strutturate e spesso impreviste. Li stimola così a prendere decisioni autonome, ad affrontare delle sfide in modo creativo, a sviluppare una maggiore resilienza. Ma soprattutto a capire quali sono i propri limiti e vedere fino a che punto possono sfidarli. Stimola la curiosità, incoraggiando il minore a farsi delle domande, a cercare delle risposte, sviluppando un atteggiamento di auto apprendimento. Le attività fisiche in natura poi, come le passeggiate, favoriscono lo sviluppo delle capacità motorie, migliorando la coordinazione e la motricità. Senza contare il fatto che la natura ha inoltre effetti calmanti, riduce lo stress, migliora l’umore. Contribuisce, in sostanza, a un generale senso di felicità e soddisfazione, riducendo ansia e aggressività, migliorando anche il sistema immunitario e lo sviluppo fisico.

Ambiente e salute / Ad Acireale, l’intervento di Stefania Ferrara da A Casa di Momo per un approccio One Health: in natura si impara a stare con gli altri

“Un bimbo che costruisce la propria meridiana fa contemporaneamente geografia, matematica, geometria, arte, in un contesto naturale con i suoi compagni e quindi collaborando con loro”. dichiara Stefania Ferrara. Effettivamente vivere delle esperienze all’aperto significa anche lavorare in gruppo quotidianamente, in un ambiente naturale che aiuta allo sviluppo di competenze di collaborazione, di comunicazione, di problem solving, di gestione dei conflitti… Tutti aspetti fondamentali per la crescita emotiva dei bambini.

“In natura i bambini possono sviluppare e mettere in pratica delle competenze che sono individuali, lavorando in gruppo. Tutto ciò senza però la pressione di un ambiente competitivo. Ogni minore quindi ha possibilità di esprimersi liberamente, nel rispetto della diversità di ognuno. Così come ogni albero è diverso dall’altro, il bambino impara che ognuno di noi può essere, ha il diritto di essere sé stesso.  In più i bambini che trascorrono tempo nella natura sviluppano un legame emotivo con l’ambiente. Quindi saranno più sensibili alle tematiche ecologiche e diventeranno così cittadini responsabili, consapevoli dell’importanza di preservare l’ambiente per le generazioni future.” conclude Stefania Ferrara.

                                                                                          Maria Maddalena La Ferla