Nel pomeriggio del Venerdì di Passione, 11 aprile, si è svolta ad Acireale una funzione quaresimale straordinaria. Il primo vicariato diocesano ha, infatti, organizzato, una via Crucis comunitaria per le strade del centro storico acese. Meditando i misteri della Passione e Morte di Gesù i fedeli hanno idealmente ripercorso, accompagnati da riflessioni e canti, la “via dolorosa”. La corale “Notre Dame de Lourdes” della parrocchia S.Giuseppe, diretta dal m° Clotilde Fiorini, ha curato l’animazione liturgica.
Devozione pluricentenaria
Come accaduto negli ultimi tre Anni Santi (1983, 2000 e 2016) questo corteo penitenziale, presieduto dal vescovo della diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti, è stato caratterizzato dalla presenza della venerata immagine del Cristo alla colonna. A portare a spalle l’artistica statua seicentesca di autore ignoto sono stati i rappresentanti di diverse confraternite e associazioni cittadine. I devoti hanno rinnovato una tradizione di Fede risalente al XVIII secolo (cfr Cristo alla colonna di Acireale, una devozione lunga 300 anni – La Voce dell’Jonio). E che si è ripetuta in occasioni straordinarie.
La riflessione del vescovo di Acireale
Prima della processione il vescovo di Acireale ha presieduto la S.Messa nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, dove il venerato simulacro è custodito. Il corteo si è concluso in piazza Duomo con la riflessione finale di mons. Raspanti: “𝐿𝑎 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒: 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑒𝑝𝑜𝑙𝑐𝑟𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑡𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎. 𝐼𝑛 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑒𝑛𝑧𝑒, 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑒, 𝑙𝑎 𝑅𝑖𝑠𝑢𝑟𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐺𝑒𝑠𝑢̀ 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑟𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑐𝑖. 𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑖𝑑𝑢𝑐𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑏𝑜𝑛𝑡𝑎̀, 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖𝑧𝑖𝑎, 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑒 𝑓𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑒. 𝐼𝑙 𝑚𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑎 𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑒, 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑟𝑢𝑔𝑔𝑒 𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑎𝑙𝑒𝑟𝑒… 𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒, 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑠𝑜 𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑎𝑐𝑒, 𝑡𝑟𝑖𝑜𝑛𝑓𝑎 𝑖𝑛 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑅𝑖𝑠𝑜𝑟𝑡𝑜. 𝑃𝑟𝑒𝑔ℎ𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑙𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 nuova“.
Un evento atteso dalla città
La processione si è svolta con ordine e compostezza, grazie anche al clima mite. Per l’occasione si è realizzata una portantina processionale per la statua del “Divinissimo”. Addobbata con fiori, la struttura è stata arricchita anche da un prezioso reliquiario argenteo, appartenente all’antica (oggi estinta) confraternita del Cristo alla colonna. A dare un fattivo supporto all’ organizzazione dell’evento, molto atteso e partecipato, sono state: l’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro, la Pia Unione delle Guardie d’Onore al S.Sepolcro, la Congregazione di San Michele Arcangelo, il Circolo di Santa Venera, il Comitato dei festeggiamenti della Madonna del Rosario, l’Oratorio di San Filippo Neri, i devoti di San Sebastiano e gli scout di Acireale.
Guido Leonardi