Riti di Pasqua / Il Martedì dell’Itria accende Modica tra fede e convivialità

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Nel cuore della Sicilia barocca, la città di Modica custodisce una tradizione legata alla Pasqua che ogni anno richiama fedeli e curiosi: il Martedì dell’Itria (in modicano “u matti i l’Itria”). Questa celebrazione della Pasqua Modicana, festeggiata il martedì successivo alla Domenica della Resurrezione, è nota come la Pasqua dei poveri. Un’occasione di condivisione popolare che affonda le radici in antiche leggende e devozioni mariane.

Una delle tante tradizioni narra di due massari modicani che, di ritorno da un viaggio, persero il senso del tempo. Credendo fosse il giorno di Pasqua anziché il martedì successivo, si fermarono lungo la strada banchettando con pastieri (piatto tipico della tradizione modicana) e cassate. Questo equivoco diede origine a una festa che ancora oggi si celebra con cibi semplici come i piretti (ovvero cedri) o le tradizionali scacce avanzate dalle festività pasquali, come simbolo di convivialità.

Il culto della Madonna dell’Odigidria

La tradizione del Martedì dell’Itria è strettamente legata alla figura della Madonna dell’Itria, un culto che ha origini ben più lontane. Sulla collina dell’Idria sorge l’omonima chiesetta seicentesca custode del simulacro della Madonna, venerata come “Odigitria” e il cui culto affonda le radici in un passato intriso di leggende. Una di queste racconta che, nel 431 d.C., il Papa Celestino I aveva convocato un concilio a Efeso per confermare il dogma della Divina Maternità di Maria.

In quel contesto, l’imperatrice Pulcheria aveva fatto edificare tre chiese a Costantinopoli dedicate a Maria quale Madre di Dio. Una di queste si ergeva nella strada principale della Odegon. Da qui la Vergine lì venerata prese in nome di Odegitria e il culto venne affidato ai monaci brasiliani. Essendo il concilio e la decisione sulla divinità della maternità di Maria avvenuti di martedì, si stabilì di celebrare solennemente la festa dell’Odigitria in tutti i martedì di Pentecoste e di commemorarla ogni martedì dell’anno.

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Riti di Pasqua / Modica e il Martedì dell’Itria

Nel corso dei secoli, la sacra immagine della Madonna dell’Odigitria è stata oggetto di venerazione in tutta Italia. Si crede che furono proprio due monaci brasiliani a portarla qui. Per sfuggire alla distruzione delle immagini sacre voluta dall’imperatore Leone III, riposero il quadro custodito nella chiesa di Costantinopoli in una cassa e si recarono in Italia. Arrivati a Bari, la Madonna fu accolta dalla popolazione e da lì il culto si diffuse rapidamente.

La solennità, originariamente celebrata nell’ottava di Pentecoste, fu spostata al martedì dopo Pasqua in Sicilia, in ricordo dei Vespri siciliani del 1282. Un’ulteriore leggenda narra di due ciechi di Costantinopoli miracolosamente guidati dalla Vergine, proprio il martedì dopo Pasqua, fino al santuario modicano a lei dedicato, dove riacquistarono la vista. Per questo, la Madonna fu proclamata ‘Odigitria’ (poi abbreviato in Itria o Idria), ovvero ‘guida nella via’ (dal greco “colei che guida nel cammino“).

Modica / La Chiesa di Santa Maria dell’Itria

La chiesa di Santa Maria dell’Itria, situata a Modica Alta, è una delle più antiche della città dalle 100 chiese. Inoltre, fino alla fine del XIX secolo era l’unica a essere ancora in funzione. Risalente al 1600, questa chiesa conserva al suo interno il simulacro della Madonna dell’Itria. La tradizione vuole che l’edificio sacro, normalmente chiuso al pubblico, sia eccezionalmente aperto il martedì dopo Pasqua, in occasione delle celebrazioni. I fedeli si radunanano nella chiesa per pregare e venerare la Vergine, poi portata in processione per le vie del quartiere.

Ma la festa non si limita alla religiosità. Dopo le preghiere, i fedeli si spostano sulle terrazze rocciose che circondano la chiesa per godersi un’allegra colazione all’aria aperta, in un momento di convivialità e condivisione. Le famiglie si riuniscono attorno alla chiesa e, come da tradizione, portano con sé cibi tipici delle festività pasquali, come carne da arrostire, uova, formaggi e vino. Immancabili i tradizionali piretti, ovvero i cedri. Questi sono gustati o ricoperti di zucchero o conditi con sale e pepe e che costituiscono un elemento ricorrente nella tradizione modicana.

Riti di Pasqua / Il Martedì dell’Itria accende Modica tra fede e convivialità

In questo giorno speciale, Modica si accende di una partecipazione popolare sentita, dove religiosità e convivialità si fondono in un clima carico di emozione. U matti i l’Itria si conferma come una delle celebrazioni più care alla comunità, un appuntamento in cui la tradizione prende vita e si fa esperienza condivisa. È il momento in cui la fede si intreccia con la cultura popolare e il folklore si trasforma in un prezioso patrimonio di memoria collettiva. Una festa semplice ma profonda, che ci ricorda come la Pasqua non sia soltanto una data. Ma un cammino che continua nel cuore di ciascuno, da vivere e testimoniare nella quotidianità.

Mariachiara Caccamo