Incontrai Papa Francesco nel 2001, quando Bergoglio era stato appena eletto Cardinale a Buenos Aires. Insieme all’ispettrice del tempo, andai a salutarlo perché partecipavo al Social Forum Mondiale in Brasile, a Porto Alegre. Lo volli incontrare perché mi incuriosiva conoscere un prelato che avesse aderito alla Teologia della liberazione. E lui era un testimone della frase “prendersi cura” degli ultimi. Io sentivo forte per carisma questo atteggiamento.
Scambiammo alcune battute, gli portavo i saluti della Madonnina delle Lacrime e mi rispose: “Questa Madonna è la sua protettrice, la sua confidente, la sua mamma. Dal suo sguardo capisco che lei la ama tanto. Continui a fidarsi della mamma del cielo”.
>Furono parole che allietarono il mio stato d’animo, diedero un indirizzo al mio girovagare e capii quanto prioritaria fosse per questo futuro Papa la presenza della Vergine Maria, di Nostra Signora di Lujan.
Suor Maria Trigila, prima giornalista professionista suora
Lo rincontrai durante il XXIV Capitolo Generale e la sua memoria non aveva cancellato la mia fisionomia. Le dissi di essere accreditata alla Sala Stampa della Santa Sede e di essere la prima giornalista professionista suora.
Mi guardò con ammirazione e mi disse: “Lei è la giornalista della notizia che nasce dal silenzio delle foreste. Sembra che nessuno ascolti, perché il mondo è sordo. Ma lei non si stanchi di vivere sempre la verità». Riebbi così la fortuna di fissarlo negli occhi.
Nella mia permanenza a Roma, frequentavo assiduamente la Sala Stampa ed anche gli eventi ecclesiali. Per il ruolo che svolgevo ed essendo giornalista riuscivo ad occupare dei posti che mi permettevano di incontrarlo, anche se da qualche fila più in là.
Ho sempre seguito con molto interesse le sue intuizioni e dichiarazioni in particolare sulla questione femminile, sulla reciprocità religiosi e religiose nella vita consacrata. A partire dall’affermazione di una sua parola “sororitas” ho approfondito il concetto di reciprocità con la parola davda “sororifrater”. Il Papa ha letto questa relazione, facendomi scrivere che aveva gradito che una Figlia di Maria Ausiliatrice seguisse non solo attentamente, ma che approfondisse il Magistero della Chiesa e che nulla lasciasse al caso.
In ultima analisi, dico a me stessa dal momento in cui ho letto l’email della triste notizia: ho incontrato il Papa dello stupore, della persona pacificata, dell’interiorità che racchiude l’alterità.
Suor Maria Trigila