
L’Acireale s’inguaia, 0-0 con vista play out. Il pari con la Sancataldese costringe l’undici di Mario Chianese a giocarsi la salvezza diretta nell’ultimo turno in casa del Locri, l’avversario peggiore che potesse capitare sulla sua strada, a dispetto del ruolo di fanalino di coda al quale, fino a questo momento, lo condanna la classifica. Un successo sull’Acireale potrebbe infatti consentire alla formazione calabra di agganciare il penultimo posto ai danni del Città di Sant’Agata di scena domenica prossima a Favara ed evitare la retrocessione diretta. Peggio di così, insomma, non sarebbe potuto capitare ad un Acireale capace di vanificare negli ultimi due turni quanto di buono fatto nel girone di ritorno.
Buon Acireale in avvio e due occasioni da gol per Mokulu e Juliano
Buono l’avvio dei granata, che hanno stretto d’assedio l’undici ospite che, nella prima mezzora di gara, s’è mantenuto guardingo, badando a contenere la pressione avversaria. Di iniziative d’offesa ospiti non c’è infatti traccia nel taccuino che restituisce, invece, due buone opportunità per l’Acireale. La prima dopo otto minuti: Mokulu s’avventa su un pallone vagante per un rinvio malaccorto degli uomini di Pidatella e scarica un diagonale che obbliga l’ottimo Dolenti a salvarsi in angolo. Ed è lo stesso Dolenti, al 25′, a dire no ad una bordata di Juliano dalla distanza.

Cresce la Sancataldese, sfiora il gol con Suarez prima che Bonilla grazi Zizzania
Lo scampato doppio pericolo scuote la Sancataldese che, sostenuta da una buona rappresentanza della propria tifoseria, comincia a macinare gioco. Il primo acuto porta la firma di Suarez: la conclusione dell’esterno ospite sfiora il palo della porta di Zizzania. E l’Acireale? A mano a mano che i minuti scorrono, l’undici di casa perde smalto e lucidità fino a regalare, sul finire del primo tempo, un’occasione più unica che rara agli avversari. Favorito da un rimpallo, Bonilla ruba palla sulla fascia di mezzo e se ne fila indisturbato verso la porta di Zizzania. A tu per tu con l’estremo difensore granata, il numero 11 ospite si impapera e …gli consegna la sfera: errore colossale!
Acireale in confusione alla distanza, a nulla giovano le mosse di Chianese
Un’altra partita, nella ripresa, con un Acireale un tantino disorientato e con una Sancataldese che non riesce a trarre profitto dall’evidente calo dei granata. Chianese, che nell’intervallo ha rinunciato, con scarsi risultati, a Vasil per Sueva, richiama in panchina Juliano e si affida a Rodio, l’uomo della svolta in qualche occasione. Il tecnico non ha però il tempo di apprezzare la sua mossa che deve fare i conti con due episodi che incideranno significativamente sull’andamento della partita. L’infortunio di Marchetti (in campo D’Angelo, e la sua prestazione costituirà alla fine l’unica nota lieta del pomeriggio granata) e l’espulsione di Rodio (rosso per lui e per Suarez, al termine di una fase di gioco convulsa) di fatto penalizzeranno più i granata che il dirimpettaio di turno, più bravo a mantenere un apprezzabile equilibrio tattico.
Vincere a Locri per salvare la stagione, ma non sarà facile

Chiude invece in affanno l’Acireale che paga un tributo pesantissimo alla paura: il punto non basta agli acesi per tirarsi fuori dai guai. Il pari di Enna lascia in gioco il Locri e consegna l’etichetta di play out anticipato alla sfida diretta a tinte granata di domenica prossima in Calabria…
Giovanni Lo Faro