Anche ad Acireale – come rende noto un comunicato stampa del Csve – si è svolta il 21 marzo la “Giornata della memoria e del ricordo per le vittime delle mafie”, organizzata dall’Associazione “Libera” e dal CSVE (Centro di Servizio per il Volontariato Etneo), con la collaborazione del Comune:
Una marcia silenziosa, la lettura dei nomi delle vittime innocenti, una cena della legalità con i prodotti coltivati su terre confiscate: così si è svolta ieri sera ad Acireale la “Giornata della memoria e del ricordo per le vittime delle mafie”, promossa da Libera e realizzata con il sostegno del Centro di Servizio per il Volontariato Etneo e la collaborazione del Comune di Acireale.
La “Rete della legalità” del Csve, alla quale aderiscono associazioni di volontariato delle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa, ha raccolto ad Acireale giovani provenienti anche da Catenanuova e da vari centri etnei. Insieme hanno sfilato davanti ai manifesti raffiguranti i volti di vittime della criminalità: da Giovanni Falcone a Carlo Alberto Dalla Chiesa, da Anna Politovskaja a Libero Grassi fino a Don Beppe Diana. I loro nomi, così come quelli delle altre 800 persone uccise dalla mafia, sono stati letti nel corso della veglia nella nuova Casa del volontariato, dove sono stati anche proiettati video sui temi difesa della legalità e della lotta alla mafia. «Il nostro non è solo un elenco di nomi – ha detto Salvo Raffa, vicepresidente del Csve – ma dietro ognuno c’è una testimonianza forte. Quelle storie devono diventare l’impegno di ciascuno di noi, la memoria deve farsi concretezza». E simbolicamente, nella marcia di ritorno verso il centro di accoglienza San Camillo, i volti delle vittime delle mafie si sono trasformati in immagini dell’impegno per la legalità da parte dei volontari, dei giovani, delle istituzioni. La serata si è conclusa con la cena a base di prodotti di Libera Terra coltivati sui terreni confiscati alla criminalità.
In mattinata, protagonisti erano stati gli studenti. Dopo il corteo, guidato dal presidio delle Aci di Libera, partito dal quartiere San Cosmo, gli studenti hanno sfilato per il centro della città ricordando tutte le vittime di mafia e raccontandone alcune vicende.