Azione Cattolica / Don Francesco Casamento alla XV Assemblea regionale a Cefalù: “I laici siano liberi e responsabili”

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“Il banchetto nuziale” e le “Tasse per l’imperatore”: sono i primi due paragrafi del capitolo 22 del Vangelo di Matteo trattati da don Francesco Casamento, assistente regionale unitario di Azione Cattolica, in apertura della XV Assemblea regionale dell’associazione, tenutasi a Cefalù il 29 e 30 marzo scorsi.

Don Francesco Casamento e Antonino (detto Ninni) Salerno, delegato regionale AC, già presidente diocesano di AC
Don Francesco Casamento e Antonino (detto Ninni) Salerno, delegato regionale AC, già presidente diocesano di AC

La sua è stata una riflessione dettata dalla necessità di dare “un volto e uno spirito nuovo” al cammino di Azione Cattolica. Ad affermarlo è lo stesso assistente unitario, che ha ricordato a tutti i partecipanti come l’Assemblea non sia solo un evento organizzativo ma un “momento evangelico”. Con un incessante riferimento al tema della XV Assemblea “Laici corresponsabili della Chiesa nel mondo”, la sua riflessione ha determinato delle stimolanti e incalzanti domande circa la natura e l’agire dei laici.
E così, ripercorrendo il significato della parabola, l’importanza del banchetto, ma anche il rifiuto e le difficoltà incontrate dai servi del re, ha tracciato un identikit del laico cristiano impegnato oggi nel mondo. Don Casamento sostiene che si tratta di un cristiano “libero e responsabile”. Non solo. Il cristiano concepisce il servizio come una missione generosa e rivolta al mondo e non verso se stessi. Questo servizio lo rende concreto con uno stile che non può non trarre ispirazione dalla scelta preferenziale per i poveri e gli emarginati della società. Infine, non avrebbe alcun senso servire senza avere stima per i fratelli. E qui, ricorda don Casamento, è San Paolo che ci sprona in tal senso, quando dice: “Amatevi gli uni gli altri con amore fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda” (Rm 12,10).

Quello presente nel testo evangelico è un contesto difficile con il quale Gesù si rapporta non senza fatiche; ma nonostante ciò Egli riesce a offrire ai suoi contemporanei preziosissimi insegnamenti. È una grande determinazione quella di Gesù, che Matteo descrive come un maestro abilissimo. È quest’ abilità cui ciascun cristiano deve tendere, seguendo il più possibile l’arte del servire i fratelli con uno stile missionario e stimandosi vicendevolmente.

Domenico Strano

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