Il messaggio del Vescovo / Mons. Raspanti per la giornata pro Seminario: “Sosteniamo i Seminaristi con la preghiera e le generose offerte”

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Carissimi fedeli,

Celebriamo la solennità di Pentecoste, giorno in cui la Chiesa ricorda l’effusione dello Spirito Santo sugli Apostoli raccolti in preghiera. Di quella prima Pentecoste, che ha segnato pro seminariol’avvio della missione della Chiesa, siamo oggi gli eredi e i continuatori, perché lo Spirito Santo soffia ancora nella storia degli uomini e spinge incessantemente a farci testimoni e annunciatori del Cristo risorto.

A Pentecoste la nostra Chiesa di Acireale ricorda in maniera speciale la comunità del Seminario diocesano. Il tema dell’anno riguarda la persona del seminarista: l’unità del cuore e della vita.

La vita del sacerdote, sottoposta a tante incombenze, difficoltà e prove, richiede un’umanità solida e matura e una spiritualità intensa e coraggiosa. Un forte radicamento nell’amore di Dio, tanto necessario al bene del sacerdote quanto alla sua efficacia ministeriale. «Abbiamo tanti, tanti preti a metà strada – ha detto recentemente il Santo Padre Francesco -. È un dolore, che non sono riusciti ad arrivare alla pienezza: hanno qualcosa dei funzionari, una dimensione burocratica e questo non fa bene alla Chiesa» (Discorso al Seminario di Anagni, 7 aprile 2014). La carità pastorale è la virtù che deve dare unità alla vita del sacerdote. «Solo la concentrazione di ogni istante e di ogni gesto attorno alla scelta fondamentale e qualificante di “dare la vita per il gregge” può garantire questa unità vitale, indispensabile per l’armonia e per l’equilibrio spirituale del sacerdote» (Pastores Dabo Vobis, 23).

Per questo motivo, invito tutti a pregare Dio per il nostro Seminario perché il tempo di grazia che vivono i giovani in formazione, li aiuti a scoprire il tesoro prezioso dell’amore di Cristo e a farne il centro della loro esistenza (Mt 6, 21). Come Cristo e in Cristo possano dire: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera» (Gv 4, 34), e ciascuno possa provare la vera gioia del sacerdozio: «una gioia che unge. Vale a dire: è penetrata nell’intimo del cuore, lo ha configurato e fortificato sacramentalmente» (Papa Francesco, Omelia giovedì santo, 17 aprile 2014).

Oltre alla preghiera, chiedo di sostenere i Seminaristi con l’affetto e l’incoraggiamento e di contribuire alla vita comunitaria con la vostra generosa offerta. Non c’è carità più utile alla Chiesa che provvedere, anche economicamente, alla formazione dei futuri presbiteri.

Invoco dal Signore il dono di nuove vocazioni alla vita sacerdotale e abbondanti grazie per il nostro Seminario e per tutti voi.

+ Antonino Raspanti, Vescovo

 

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