Diocesi / Più di 900 coristi in cattedrale ad Acireale per il raduno delle corali

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Sabato 22 novembre nella nostra diocesi si è svolto un evento che non si ripeteva da oltre un decennio, cioè il raduno delle corali del vasto territorio diocesano. La cattedrale di Acireale ha ospitato circa 40 corali, per più di 900 persone, tra coristi, direttori, organisti e altri musicisti.

Il raduno diocesano ha ripreso vita grazie al particolare amore che il vescovo Antonino Raspanti ha per la musica. Così ha chiesto alla sezione musica sacra dell’ufficio liturgico diocesano, di cui il direttore è don Roberto Strano e il vicedirettore don Sebastiano Leotta, di organizzare il tutto, supportati anche dalla federazione italiana “Pueri Cantores”.

Raduno coraliLa serata, non a caso organizzata il 22 novembre, giorno in cui si ricorda Santa Cecilia, è iniziata intorno alle 17 con la celebrazione liturgica della Parola di Dio, presieduta dal vescovo e animata liturgicamente dalle corali. La liturgia della Parola ha unito i presenti nella preghiera e nella riflessione sull’importanza del canto, grazie anche alla lettura di un’omelia del beato Paolo VI del 24 settembre 1972.

Subito dopo, è iniziata la rassegna vera e propria. Hanno rotto il ghiaccio i bambini della corale “Pueri Cantores Jonia Pueri” della parrocchia S. Isidoro agricola di Giarre, per poi proseguire con tutte le altre. Il vescovo era in prima fila ad ascoltare attentamente ogni brano proposto. Brani che erano rigorosamente liturgici, e scelti tra i repertori antichi e attuali. Hanno iniziato prima le corali a una voce, per poi proseguire con quelle a più voci.
Dopo ogni canto, il vescovo consegnava una pergamena ricordo al direttore e si congratulava personalmente con i coristi scambiando qualche breve parola.
La serata si è conclusa con il canto del “Misericordias Domini” (clicca per vedere il video), eseguito insieme da tutte le corali e diretto dal M° Clotilde Fiorini.

La cattedrale era stracolma, c’erano persone in ogni dove, con coristi entusiasti di aver cantato bene e altri in attesa di esibirsi. C’era anche la tensione, specie da parte dei cori di più recente formazione. Perché a partecipare non erano solo i grandi cori, ma anche le piccole realtà di ogni parrocchia che Corali coro vescovohanno messo il cuore per cantare a Dio.

Alla fine, il vescovo ci ha spiegato perché ha voluto questa serata:

“Ho voluto riunire tutte le corali -ci ha confidato Antonino- perché girando per le parrocchie, mi sono accorto che ci sono tanti cori, con più e meno tecnica di canto, ma tutti accomunati dall’impegno. La serata è stata un modo per ringraziare tutti quelli che lavorano nelle parrocchie facendo “vivere” la liturgia. Mi sono accorto che tutti sono stati contenti di aver cantato, ed è una grande soddisfazione. Che i talenti che abbiamo crescano, sotto l’amore di Dio e la benedizione della Madonna. Bravi tutti!”

 

Graziano Patanè

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