Convegno vocazionale / Scicchitano: un modo di stare al mondo il “proprium” di donna e uomo

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Il tavolo dei relatori

Si è svolto il Convegno vocazionale diocesano, l’appuntamento organizzato dal Centro diocesano vocazioni (Cdv) che ogni anno propone a tutti una riflessione su qualche tematica a sfondo vocazionale.
Il convegno si inserisce in una serie di iniziative – ultima delle quali il raduno dei cresimandi dello scorso 7 marzo – che hanno come cornice e meta la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebrerà quest’anno domenica 26 aprile. L’evento di quest’anno è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura.

Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori

Il convegno si è svolto in due momenti: lunedì 16 nel salone del Seminario, aperto a tutti, con la presenza, in particolare, di insegnanti, catechisti, genitori e giovani. Martedì 17 invece l’incontro è stato riservato ai sacerdoti e si è svolto all’OASI di Aci S. Antonio nel contesto degli incontri di aggiornamento del clero.

Il tema è stato certamente provocante: “Un modo di stare al mondo: il proprium di donna e uomo”.
Un tema di stretta attualità, quello dell’identità di genere, in una società in cui opinioni e teorie contrastanti propugnano antropologie diverse e quindi visioni diverse delle relazioni, in particolare quelle affettive. Un tema di sicuro interesse vocazionale, perché chi opera nell’accompagnamento dei giovani deve chiedersi come educarli alla scoperta della propria e altrui specificità e quindi alle corrette relazione e all’amore, fondamento di ogni solida scelta vocazionale.corretto convegno vocazi 4 (531 x 354)

Dopo i saluti e le introduzioni del direttore del Cdv don Angelo Milone e del direttore dell’Ufficio cultura prof. Giovanni Vecchio, ha tenuto la sua relazione il dott. Marco Scicchitano, psicologo e psicoterapeuta, ricercatore clinico presso l’Istituto terapia cognitiva interpersonale di Roma, esperto su adolescenti e problematiche dello sviluppo. Il dott. Scicchitano ha pubblicato recentemente, insieme al prof. Tonino Cantelmi, un volume che ha riscontrato molto successo dal titolo: “Educare al femminile e al maschile” che tratta in modo scientifico, accessibile e divulgativo il tema in questione.

Con uno stile semplice e chiaro, il dott. Scicchitano ha inizialmente descritto la situazione della società attuale nella quale la polarizzazione tra ciò che è maschile e ciò che è femminile è messa fortemente in discussione. Frutto e causa di questo stato di fatto è, tra l’altro, la cosiddetta “teoria del gender”, oggi molto pubblicizzata. In un secondo momento il relatore è passato a dimostrare, con argomenti scientifici e sociologici, che la differenza tra uomo e donna è inscritta nella natura umana. Questo dato è ineliminabile e necessario per il bene delle relazioni umane, della famiglia e della società. Queste differenze (biologiche, fisiche, relazionali, ecc.) rendono diverso il modo in cui l’uomo e la donna si concepiscono e si relazionano tra di loro. Nella complementarietà di queste modalità di stare al mondo sta la bellezza e la fecondità della loro unione.

 don Alfio Privitera

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