La comunità di Santa Tecla ha festeggiato don Alfredo D’Anna in occasione del decimo anniversario di sacerdozio. Si è cominciato con la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti che con gioia si è unito alla preghiera di questa comunità per ringraziare Dio del dono della vocazione sacerdotale.
“Il sacerdote è un piccolo faro, una guida che indica la strada ai fedeli a lui affidati” ha detto il vescovo.
Presenti alla concelebrazione tanti sacerdoti della nostra diocesi, i seminaristi, il sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, alcuni consiglieri comunali e la famiglia di don Alfredo, la mamma, i fratelli e i nipoti.
Pieno di gratitudine l’intervento, alla fine della celebrazione, della presidente dell’Azione Cattolica di S. Tecla prof.ssa Rosaria Maugeri che, a nome di tutti i parrocchiani, ha voluto ringraziare don Alfredo per il suo operato. “Quando un prete arriva in una comunità, sa che se ne dovrà fare carico e prendersene cura ma è vero anche il contrario, è la gente che si prende cura di lui che lo sostiene, lo conforta, lo consiglia come si fa in una vera famiglia ed è così che tutti noi speriamo che lei si senta nella nostra parrocchia, come in famiglia”.
La tappa del decimo anniversario ha sottolineato poi il vescovo rappresenta l’ingresso nel periodo più adulto della vita sacerdotale, quando agli entusiasmi dei primi anni subentra il rendersi conto di quanto possa essere faticoso il compito di un sacerdote. Ma la vocazione è un dono e non mancherà la grazia di Dio per andare avanti nella propria missione.
Uno dei ragazzi della catechesi ha letto la poesia di O. Menato “L’importante è seminare” dedicata dai più piccoli parrocchiani al loro sacerdote.
Don Alfredo ha ringraziato tutti ricordando il giorno della sua ordinazione con la stessa emozione.
Come segno concreto di operosa carità la comunità ha voluto donare contributi per costruire un pozzo in Africa.
I festeggiamenti sono proseguiti poi con la benedizione del centro sportivo “Pelluzza”, un luogo di aggregazione giovanile, un’opera storica per la piccola comunità di Santa Tecla che è stata realizzata attraverso l’impegno di collaborazione e lo spirito di gratuità di tutti gli abitanti.
Ho chiesto a don Alfredo di ricordare la sua chiamata alla vita sacerdotale e di fare un bilancio di questi 10 anni.
“La vocazione non nasce così all’improvviso ma è il frutto di un cammino che certamente per me è stato abbastanza lungo perché sono entrato al seminario nel 1999, a 27 anni, e sono stato ordinato nel 2005. Anni prima mi ero posto già la domanda e anche se nel corso del mio cammino personale non ho subito risposto a questa proposta, era una domanda che restava dentro di me e che si ripresentava ogni qualvolta dovevo fare scelte fondamentali nella mia vita. Una volta giunto il momento di decidermi, sono entrato in seminario, e fin da subito mi sono sentito al mio posto, mi sono sentito in cammino, mi sono sentito chiamato, mi sono sentito incoraggiato da tutti; la mia famiglia mi ha sempre sostenuto, come hanno fatto la mia comunità, i parroci della mia parrocchia, padre Rosario Guarrera e padre Salvatore Blanco che mi hanno incoraggiato in modo veramente significativo.
Facendo un resoconto di questi dieci anni di ministero, posso dire che è un bilancio di novità, giorno per giorno, di tanti doni quotidiani, che mi fa dire che questi anni sono trascorsi in modo velocissimo. Tante esperienze belle e anche tanti momenti faticosi, momenti di contraddizione, di sacrificio, ma tutto mi fa pensare che rifarei questa scelta cento volte, mille volte, che questa è la mia vocazione.”
Laura Pugliatti