Acireale / Novant’anni di feconda presenza visitandina in città: “E fu così che suonò finalmente l’ora del buon Dio”

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Don Giovanni Mammino

Nel corso di un’interessante conferenza la parrocchia “SS.mo Cuore di Gesù” di Acireale ha ricordato il 90° anniversario di fondazione del monastero delle suore della Visitazione. Qualificato relatore della serata – introdotta dal parroco, don Orazio Greco – è stato don Giovanni Mammino, docente di Storia della Chiesa presso l’Istituto teologico “S.Paolo” di Catania e parroco di “S.Giovanni Battista” in Aci Trezza, il quale ha sottolineato l’importanza di interrogarsi sul valore della vita consacrata, proprio in quest’anno che il Santo Padre Francesco ha voluto dedicare a questa importante realtà.

Proprio nell’ottica indicataci dal Papa, cioè quella di “guardare al passato con gratitudine”, don Giovanni ha ricordato innanzitutto che narrare la propria storia è rendere grazie a Dio.

Nel manoscritto di fondazione del monastero si legge una frase significativa: “…e fu così che suonò finalmente l’ora del buon Dio”. Da questa espressione viene fuori tutta la soddisfazione per il compimento di un progetto che si realizzava dopo oltre cinquant’anni. Infatti già il primo vescovo di Acireale, mons. Gerlando Genuardi, all’atto del suo insediamento nella nuova diocesi (1872), aveva in mente di fondare un monastero di clausura. Vari tentativi vennero compiuti negli anni a seguire, per individuare la sede dell’istituto e l’ordine delle suore da chiamare in città, ma senza risultato.

Il suo progetto venne poi seguito dal successore, mons. Giambattista Arista (che nella lettera pastorale del 1917 aveva anche invitato gli acesi a costruire un tempio votivo al Sacro Cuore di Gesù), ma varie vicende ostacolarono il suo compimento, nonostante la famiglia Carpinato avesse già donato il terreno su cui doveva sorgere il monastero, sito in contrada Pizzone (sul colle che dominava l’Acireale dei primi del ‘900), e nonostante l’interessamento nel 1919 di San Luigi Orione, che sollecitò il monastero della Visitazione di Reggio Calabria ad inviare delle sorelle ad Acireale.

1922 settembre
Mons. Fernando Cento

La morte del vescovo Arista (1920) non fermò don Orione, il quale continuò a seguire la pratica insieme al vicario capitolare diocesano mons. Scaccianoce, fino a quando il 18 giugno 1925, sotto l’episcopato di mons. Fernando Cento, arrivò dal Vaticano il decreto di erezione canonica del monastero. Le prime otto suore, quindi, mossero da Reggio Calabria e l’indomani erano già ad Acireale: il 19 giugno era ufficialmente fondato il monastero della Visitazione di Acireale. Le parole del vescovo Cento rimasero impresse nelle anime di quelle consacrate: “…è una nuova comunità che si inzia… una comunità di vita contemplativa che conserva le tradizioni, lo spirito dei Santi fondatori Francesco di Sales e Francesca di Chantal, è una nuova irradiazione di luce e di amore nella nostra diocesi“.

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Consegna del dono al relatore

La prima Santa Messa venne celebrata nella cappella della casa messa a diposizione dalla famiglia Carpinato come sede provvisoria (la prima pietra dell’edificio che vediamo oggi sorgere a fianco della chiesa fu posta e benedetta da mons. Cento il 4 maggio 1926).

Non possiamo fare cadere nella indifferenza questa grande opera“, ha affermato don Giovanni Mammino al quale, al termine della conferenza, padre Orazio Greco ha fatto dono di  un’artistica mattonella commemorativa del 90° di fondazione del monastero, realizzata da una parrocchiana.

Guido Leonardi

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