Acireale, è di nuovo protesta per la sede del mercato

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Nuovi contributi si registrano in Città in merito alla vicenda relativa al trasferimento dell’area adibita a mercato settimanale del sabato nella nuova sede, individuata nella zona adiacente lo stadio Tupparello, al confine con la frazione di Aciplatani. Dopo i primi mugugni successivi al primo trasferimento, è notizia di pochi giorni fa l’ennesima dimostrazione di malcontento suscitata da parte degli operatori del mercato che, evidentemente, non hanno ancora “digerito” la scelta della nuova area destinata ad accogliere i banchi del mercato settimanale. Alla base del malcontento, tramutatosi presto in una vera e propria protesta, inscenata da alcuni operatori con tanto di sciopero dal lavoro e marcia di contestazione nei confronti dell’amministrazione comunale, la distanza della nuova sede dal centro cittadino ed il conseguente calo nelle vendite e nei guadagni; l’attenzione è stata, poi, incentrata sulla mancanza, o sulla effettiva efficienza,di un servizio di trasporto che consenta, in particolare, agli anziani e agli avventori residenti in altre zone della città di recarsi nella nuova zona del mercato. Sull’argomento appare chiara la risposta dell’Amministrazione, che per bocca del Sindaco Nino Garozzo, ha ribadito come, per una simile vicenda, sia deprecabile l’atteggiamento di chi abbia voluto “riaprire una vicenda chiusa e non più suscettibile di scelte diverse”.

L’unico sito che risponda ai necessari requisiti tecnici e di sicurezza appare proprio quello del Tupparello, anche se, dopo aver accolto le modifiche invocate per il sito in questione – e qui si passa al contrattacco – è stata proprio la maggioranza degli operatori a non aver provveduto alla nomina dei propri rappresentanti nella Commissione Comunale che, dunque, non può evidentemente riunirsi per dibattere sulle variazioni. Nonostante la fermezza, vige comunque la disponibilità al dialogo se, come traspare dalla nota diffusa dalla stessa Amministrazione, una volta disponibile l’intera Area Com, sarà possibile rivedere la scelta della sede del mercato, fermo restando che non verrà concessa alcuna deroga all’occupazione totale, o solo parziale, di Corso Italia. Sarà, dunque, pace tra operatori e Comune o prevarrà la linea della fermezza? Ciò che appare come chiaro è la volontà di continuare ad ospitare il lavoro degli operatori del mercato del sabato definiti “ospiti graditissimi, ed invitati a rispettare le regole che la Città si dà, soprattutto quando queste sono determinate da ragioni di sicurezza”.

 

Riccardo Anastasi

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