Acireale, “I Beddi” infiammano il carnevale estivo

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Domenica 7 agosto, in piazza Marconi, nell’ambito del cartellone “Acireale estate 2011”, si è tenuto un interessante ed apprezzato spettacolo di musica folk siciliana.

Sul palco si sono esibiti due gruppi; nell’ordine, i ‘Na maravigghia e I Beddi, che hanno entusiasmato il numeroso pubblico, trascinandolo in un vortice irrefrenabile di musiche e ballate, che si rifanno alla tradizione isolana, ma con un tocco di innovazione.

I Beddi, musica siciliana alla maniera tradizionale

Nel caso de I Beddi, in particolare, la riscoperta e valorizzazione degli strumenti musicali della tradizione siciliana si accompagna ad un continuo lavoro di sperimentazione. I Beddi nascono nel luglio del 2005 proprio da una costola del più numeroso gruppo dei ‘Na maravigghia. Da quel momento il gruppo si è trasformato, evoluto, plasmato, affinato. E’ cresciuto, sia nel numero dei componenti, sia nella qualità delle proposte musicali, sia nella serietà della ricerca musicologica, come risulta dagli interessanti lavori discografici realizzati.

Il leit motiv è quello di riproporre e innovare la musica siciliana, cercando di renderla attuale, muovendosi tra sonorità antiche e melodie moderne, per gioco e per amore della loro terra d’origine: la Sicilia. Dopo un periodo di rodaggio, oscuro e prezioso, nei concerti in giro per l’isola, I Beddi si sono affermati partecipando a numerosi tour, che li hanno visti calcare importanti palcoscenici, anche a livello nazionale ed internazionale.

Il concerto acese, organizzato a chiusura della due-giorni del carnevale estivo, non ha tradito le attese, registrando un notevole successo di pubblico, che si è scatenato in allegre danze a ritmo di tamburello, marranzano & co. Per la gioia di vecchi e nuovi fan, sono stati eseguiti quattordici brani (alcuni di quelli contenuti nei due album finora pubblicati), tra cui “Tarantella blues”, premiato nel corso dell’XI Festival della Canzone Siciliana; tre i bis, a grande richiesta, tra cui non poteva mancare l’allegro, ironico e sempre entusiasmante  “Quannu viru a tia”, ormai divenuto un classico.

Non si sono risparmiati i cinque componenti del gruppo, davvero encomiabili per maestria e capacità realizzative: Davide Urso (alias Tamburo di Aci) – voce, tamburi a cornice, marranzano, mandolino; Mimì Sterrantino (da Castelmola) – voce, chitarra, armonica a bocca, mandolino; Giampaolo Nunzio (da Santa Teresa di Riva) – voce, organetto, zampogna, friscalettu, fiati; Pier Paolo Alberghini (da Catania) – contrabbasso e Giorgio Maltese (da San Giovanni La Punta) – marranzano, percussioni, corde.

Un plauso va, quindi, all’amministrazione comunale di Acireale e al direttore artistico di Acireale estate 2011 per aver offerto questo spettacolo ai tanti acesi e turisti presenti in città e, soprattutto, per aver dato l’opportunità a questi nostri giovani talenti locali di farsi conoscere al grande pubblico del carnevale estivo acese.

Guido Leonardi

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