Ministeri liturgici / L’esempio della schola cantorum “Maria SS. Salus Infirmorum”. Quando il canto diventa preghiera

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Tra i diversi ministeri liturgici riconosciuti dalla Chiesa, vi è quello del canto e della musica sacra. Il Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla sacra Liturgia, dedica un intero capitolo alla musica sacra, delineando le fondamentali norme e principi che regolano il suo compito nel culto divino. Nel proemio del “Consilium” per l’applicazione della Costituzione sulla sacra Liturgia, si afferma che la musica sacra è quella che, composta per la celebrazione del culto divino, è dotata di santità e bontà di forme. Per musica sacra il documento intende indicare il canto gregoriano, la polifonia sacra antica e moderna nei suoi diversi generi, la musica sacra per organo e altri strumenti legittimamente annessi nella Liturgia, e il canto popolare sacro, cioè quello liturgico e religioso. Il documento del “Consilium” sulla Musica sacra, mette inoltre in evidenza l’importanza del ruolo che la musica e il canto sacro hanno nel culto divino, affermando che l’azione liturgica riveste una forma più nobile quando è celebrata in canto, con i ministri di ogni grado che svolgono il proprio ufficio, e con la partecipazione del popolo. In questa forma di celebrazione, la preghiera diventa più gioiosa. Nell’Enciclica Musicae Sacrae, disciplina di Papa Pio XII, si legge che fra i molti e grandi doni di natura donati da Dio all’uomo, vi è quello della musica che, insieme alle altre arti liberali, contribuisce al gaudio spirituale.fotina 1 coro (622 x 435)

La musica sacra dunque, ha il fine nobile di condurre il cuore dell’uomo, alla gioia e alla preghiera. Questo nobile compito è portato avanti in modo eccellente, dalla Schola Cantorum “Maria SS. Salus Infirmorum”, coro della parrocchia di S. Maria degli Ammalati, in Acireale. Il coro, formato da giovani ragazzi,è nato dalla voglia di aggregazione e dalla passione per il canto e per la musica. Anima la Liturgia domenicale della parrocchia e le solenni celebrazioni, e i matrimoni. Il coro propone un repertorio di canti religiosi classici, moderni e popolari. La condivisione e la fede sono i principi cardini di questa giovane realtà, che fa del canto uno strumento di coesione e diffusione dei valori cristiani. Il coro è stato invitato diverse volte ad animare celebrazioni Eucaristiche anche fuori parrocchia e diocesi, riscuotendo stima ovunque. Anche mons. Vincenzo Rini, presidente del S.I.R. (Servizio informazione religiosa), direttore del settimanale cattolico della Diocesi di Crema, ed esperto in musica e arte sacra, in un recente seminario a Furci Siculo ha avuto parole di apprezzamento.

Il coro è costituito da quattordici elementi, agli strumenti: animatrice del coro, Luana Donato (organo), Mariangela Fichera ( clarinetto), Francesco Leonardi (chitarra e percussioni), Soprani: Antonina Guarrera, Giusy Spina, Mary Privitera; Contralti: Emilia Sciacca, Alessandra Sciacca, Giusi Guarrera, Elisabetta Licciardello, Concetta Palazzolo; Tenori: Alfio Spina, Giuseppe Russo, Filippo Fichera, Francesco Leonardi. Un compito nobile e importante dunque quello del canto sacro, un ministero liturgico che apre la strada ai fedeli al dialogo con Dio, e la Schola Maria Salus Infirmorum lo adempie molto bene. Il loro canto, per dono di Dio e per il loro senso di responsabilità, riesce a far vibrare il cuore di chi li ascolta, donandogli l’emozione di quella pace che si prova quando ci si sente tra il cielo e la terra…

Possano raggiungere il cuore di tanti uomini che oggi vivono assorti tra i rumori del caos quotidiano, affinchè con il loro gentile canto, donino quella pace e quella gioia che solo l’armonia e la bellezza di una melodia, fa sgorgare nel cuore.

Letizia Franzone