Mostre / Quando la pittura si fonde con la ceramica. Il fascino dei vasi antropomorfi

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L'opera di Fortunato Pepe

Si è conclusa con un grande successo di pubblico e molti consensi “Antropomorphica, La mostra della ceramica – Il volto e l’anima nella ceramica antica e moderna”, curata dall’associazione cultuale Terra Erea in collaborazione con il comune di Gela.

Il pittore Giovanni Iudice e la sua opera
Il pittore Giovanni Iudice e la sua opera

I numerosi visitatori- informa una nota stampa –  hanno potuto ammirare le maestose opere d’arte esposte nella prestigiosa sala degli Ex Granai nel palazzo Ducale di Gela, e realizzate da ceramisti calatini e scultori che hanno dimostrato l’evoluzione dei vasi antropomorfi nella storia della ceramica: dai classici vasi alla più moderna concezione degli stessi, che si richiamano anche a vecchie leggende e novelle come quella araba, ovidiana e boccaccesca, dalle forme e dai colori più svariati.

All’apertura i visitatori, alla presenza del sindaco Domenico Messinese e dell’assessore alla Cultura Francesco Salinitro, hanno assistito alla straordinaria performance dei due pittori gelesi Giovanni Iudice e Fortunato Pepe che, estemporaneamente, con i loro colori hanno fuso la pittura e la ceramica calatina, realizzando due splendide opere intitolandole rispettivamente “Gela Antropomorphosys” e “Fauves” che per l’intensità dei colori usati hanno ammaliato il pubblico.

L'opera di Fortunato Pepe
L’opera di Fortunato Pepe

I maestri ceramisti ed artisti che hanno esposto le loro pregevoli opere sono: Grazia Maria Ambra, Irene Cabibbo, Ivano Agatino Carpintieri (scultore di Mascalucia), Giuseppe Coffano, Giacomo Cusumano, Vincenzo Forgia, Santina Grimaldi, Raffaele Giusino, Besnik Harizaj, Alessandro Iudici, Mario Milazzo, Nicolò Morales, Antonino Navanzino, Francesco Navanzino, Luigi Navanzino, Vincenzo Ripullo, Giacomo Varsallona, Riccardo Varsallona, Ceramiche Verus.

E’ stato possibile anche ammirare dei dipinti di Santina Grimaldi e Leandro Lo Mastro, studi, bozzetti e foto di Vincenzo Forgia oltre alle opere del fotografo Roberto Strano che ritraevano lo scomparso figurinaio Gaetano Romano con Ferdinando Scianna, lo scrittore Domenico Seminerio e Giovanni Chiaramonte.

“Siamo soddisfatti del successo di questa nuova mostra – dichiara Omar Gelsomino, presidente dell’associazione culturale Terra Erea – poichè i visitatori hanno potuto apprezzare e conoscere le origini, la produzione, l’uso e l’evoluzione dei vasi antropomorfi nella produzione della ceramica di Caltagirone”.

 

 

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