Solidarietà / “Mi casa es tu casa”: ad Acireale parte il progetto Saharawi 2016 per 10 bambini dei campi profughi

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Sabato 7 novembre alle ore 19, presso i locali di “A casa di Momo” in corso Umberto, 192 ad Acireale si terrà la presentazione del progetto accoglienza per i bambini del Saharawi “Mi casa es tu casa”.mi casa es tu casa
Coordinato dall’associazione Terra Futura, il progetto punta all’accoglienza di circa 10 bambini provenienti dai campi profughi del Sahara occidentale, dove, in condizioni di assoluta precarietà, risiedono da decenni migliaia di persone. Già negli anni passati diverse associazioni sul territorio hanno dato vita ad un coordinamento che ha permesso l’accoglienza di bambini e ragazzi che per diversi mesi sono stati ospitati nelle famiglie della nostra zona e hanno ricevuto assistenza e cure mediche.

sahrawi acirealeL’evento di sabato 7 novembre apre la fase organizzativa dell’accoglienza per l’estate 2016 e sarà un’occasione preziosa per conoscere la situazione del Sahara Occidentale, la vita ai campi profughi e il Progetto Saharawi “Mi Casa Es Tu Casa” 2016.

Si sta costituendo un coordinamento di associazioni che seguirà il progetto e si occuperà di reperire i fondi necessari per autofinanziarlo. Al momento è confermata la partecipazione di: A Casa di Momo, Associazione Giovanile “L’Impulso”, Austro, Clan “La Lumaca” Agesci Acireale 2, Etnia, Federazione degli Studenti Acireale, Leo Club – Acireale, Un Canestro per l’Africa.

Durante la serata la presentazione della situazione storico-politica del Sahara Occidentale sarà curata da Souad Lagdaf, mentre Enzo Pezzino racconterà alcune delle esperienze ai campi profughi e saranno lette alcune poesie. Prevista un’esibizione di musica dal vivo con Andrea Zito e un piccolo rinfresco per i presenti.

La Repubblica Araba Democratica del Saharawi non è ancora riconosciuta unanimamente a livello internazionale. Ammessa dall’Onu come “osservatore” è in attesa dal 1990 del referendum programmato per l’eventuale presa in possesso del Sahara Occidentale.

Salvo Tomarchio

 

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