Convegno di Firenze 8 / Ecumenismo e incontro col territorio nella quarta giornata di lavori

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Il momento della preghiera ecumenica. Da sin.: mons. Galantino, padre Blatinskij e la pastora Tomassoni

A Firenze la giornata del 12 novembre, quarta del Convegno ecclesiale nazionale, può essere definita la “giornata dell’ecumenismo”.

Il momento della preghiera ecumenica. Da sin.: mons. Galantino, padre Blatinskij e la pastora Tomassoni
Il momento della preghiera ecumenica. Da sin.: mons. Galantino, padre Blatinskij e la pastora Tomassoni

I lavori sono iniziati infatti con la preghiera ecumenica presieduta dal Segretario generale della Cei mons. Nunzio Galantino, affiancato da padre Georgij Blatinskij, Arciprete della Chiesa Ortodossa Russa di Firenze, e da Letizia Tomassone, pastora della Chiesa Valdese di Firenze, i quali hanno proposto le loro riflessioni sottolineando che “Soltanto la nostra fede, come uno scudo, può suggerirci la strada giusta” (Blatinskij) e che la parola di Dio “ci sfida a vivere un cammino di riconciliazione e svuotamento dei nostri poteri, uniti nell’ascolto del mondo, della parola, di Cristo, che è sempre la stessa voce che ci raggiunge” (Tomassone). Si sono quindi aggiunti i saluti di Joseph Levi, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Firenze, e di Izzedin Elzir, Imam di Firenze e Presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, entrambi convinti della necessità di cercare un cammino da percorrere insieme.

Gruppi di lavoro nella Fortezza da Basso
Gruppi di lavoro nella Fortezza da Basso

Sono quindi proseguiti i lavori di gruppo fino all’ora di pranzo, sulla scia delle indicazioni proposte martedì da Papa Francesco, sulla scorta delle relazioni di ieri di Mauro Magatti e Giuseppe Lorizio, nonché sulle riflessioni offerte per ciascuna della cinque “vie” della Traccia.

La mappa di Firenze con i 30 luoghi visitati dai convegnisti
La mappa di Firenze con i 30 luoghi visitati dai convegnisti

Nel pomeriggio invece, a partire dalle 15.30, i partecipanti al convegno si sono recati in 30 diversi siti della città di Firenze, individuati dalla diocesi ospitante. Si è trattato di una apertura al territorio, di cui sono state saggiate trenta esperienze di “vita buona”, attraverso parrocchie, comunità, centri di accoglienza, ma anche ospedali, carceri, scuole e centri culturali. I percorsi erano infatti suddivisi in tre grandi ambiti: Firenze e la sua Chiesa: storia e testimoni, Vita pastorale nella Chiesa fiorentina oggi, Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze.

Domani, venerdì 13 novembre, sarà la giornata conclusiva del Convegno. Dopo la preghiera presieduta dal vescovo di Aversa mons. Angelo Spinillo, vice-presidente della Cei, e la riflessione della biblista suor Rosanna Gerbino, saranno presentate le sintesi dei lavori sulle cinque “vie”: il teologo don Duilio Albarello illustrerà le proposte sul verbo “Uscire”, la filosofa Flavia Marcacci su “Annunciare”, il filosofo Adriano Fabris su “Abitare”, la preside della Pontificia Facoltà «Auxilium» suor Pina Del Core su “Educare” e il monaco di Bose Goffredo Boselli su “Trasfigurare”. Infine il card. Angelo Bagnasco, Presidente della Cei, indicherà le “prospettive” del Convegno.

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