Ha preso il via ieri, presso la sala Riolo dell’ospedale “Garibaldi” di Catania- Nesima, la prima edizione della cinerassegna in ospedale “Ciak si giri!”, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori di Catania e dall’Azienda ospedaliera “Garibaldi”. La proiezione, la prima delle quattro previste, che potrebbero successivamente prolungarsi sino alla bella stagione, ha proposto il film del 2014 “Un boss in salotto”, con Rocco Papaleo e Paola Cortellesi.
“Ciak si giri!”- si legge in un comunicato della LILT- è una iniziativa di sostegno ai malati oncologici e ai loro familiari, estesa a tutti i degenti ospedalieri, che appartiene alle attività di supporto psicologico a valenza riabilitativa e che vede attivi innumerevoli progetti nazionali ed europei. Recentemente, anche il regista Peppuccio Tornatore ha girato uno spot per promuovere la realizzazione di una sala cinematografica integrata all’ospedale “Gemelli” di Roma.
L’iniziativa vede la luce in questo inizio di 2016, ma affonda le sue radici nel passato poiché da tre anni la LILT di Catania lavora per giungere al primo “ciak”. Saranno i volontari della Lega Tumori a organizzare e reclutare i pazienti nei reparti di oncologia, ma non solo in questi, e a scegliere, d’intesa con i vertici ospedalieri, i film da proiettare. Si tratta di un’attività a costo zero per la struttura sanitaria e che non necessita di spese SIAE, in quanto senza fine di lucro.
“Siamo particolarmente soddisfatti per aver realizzato un progetto su cui abbiamo lavorato molto – sottolinea la responsabile del volontariato della LILT di Catania, Claudia Doria –. ‘Ciak si giri’ prevede la proiezione di film divertenti e rientra nella cosiddetta prevenzione terziaria, attenta alla qualità di vita del paziente e che mira ad alleviare il peso psicologico del ricovero mediante la somministrazione di una dose di buonumore.”
“È un’attività di alto valore sociale che ha enormi benefici sotto l’aspetto psicologico – aggiunge il presidente della LILT etnea Carlo Romano – poiché permette al paziente di trascorre un po’ di tempo distraendosi dalla malattia e di migliorare l’umore. Siamo davvero orgogliosi di poter regalare a chi lotta contro un tumore, e agli altri degenti, un pomeriggio di serenità che rappresenta una componente della cura.”