La Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Acireale ha vissuto un momento di grande esultanza con l’ordinazione presbiterale del diacono Calogero Frisenda. Dopo pochi mesi dall’ordinazione diaconale, il giovane sodale oratoriano è stato, infatti, ordinato presbitero, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo della diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti.
Alla sua gioia si univano i genitori, i familiari, i sacerdoti della Congregazione oratoriana, il clero secolare diocesano, rappresentato dal vicario generale mons. Guglielmo Giombanco, dal cerimoniere vescovile sac. Roberto Strano e da altri sacerdoti, la comunità del seminario diocesano, con il rettore sac. Marco Catalano, il vice rettore can. Alfio Privitera, il direttore spirituale can. Gaetano Pappalardo, il parroco della comunità di origine di padre Calogero (nativo della città di Mirto, comune della diocesi di Patti), il giovane sindaco di Patti, la comunità dell’Oratorio secolare dei laici ed un gran numero di fedeli anche della parrocchia di Mirto, tutti convenuti a gioire ed a ringraziare il Signore per il dono di un nuovo sacerdote.
All’inizio della cerimonia, un’accoglienza calorosa era riservata al vescovo, mentre la corale polifonica ‘San Giovanni Nepomuceno’ diretta dal m° Sebastiano Ferlito eseguiva il canto ‘Ecce sacerdos magnus’; il vescovo aspergeva i presenti e poi sostava per alcuni istanti dinanzi al sacello funebre di mons. Giovanni Battista Arista, sacerdote oratoriano e compianto secondo vescovo della nostra diocesi.
L’esecuzione del canto introitale ‘Lo Spirito del Signore’ accompagnava il corteo dei celebranti verso l’altare che il vescovo incensava; di seguito, la Liturgia della Parola e, prima dell’omelia, l’inizio della liturgia di ordinazione, con la presentazione e l’elezione dell’ordinando del quale il preposito, sac. Alfio Cantarella, attestava la dignità dinanzi al vescovo, anche in base alle informazioni raccolte presso il popolo cristiano ed al giudizio dei formatori.
Dopo l’omelia, il neo presbitero manifestava i propri impegni per l’esercizio del ministero sacerdotale e la promessa di filiale obbedienza al vescovo e poi si prostrava a terra mentre l’assemblea intonava le Litanie dei Santi. Di seguito, il momento culminante dell’ordinazione, con la preghiera e l’imposizione delle mani da parte del vescovo e dei sacerdoti presenti: altri momenti particolari erano la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale, le offerte del popolo santo di Dio per il sacrificio eucaristico ed infine lo scambio dell’abbraccio di pace con il vescovo, i sacerdoti ed i diaconi.
Concludeva la celebrazione un momento di fraterna condivisione nel grande salone sottostante la casa dell’oratorio, per l’abbraccio a padre Calogero, con l’ augurio di un fecondo ministero ‘ad multos annos’.
Nando Costarelli