Testimonianze / “Mio zio Gaetano Saglimbeni, giornalista, che ha avuto la fortuna di fare il lavoro che gli piaceva”

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Il mondo del giornalismo piange la scomparsa di una illustre firma del settore, Gaetano Saglimbeni il quale, nato a Taormina il 22 novembre del 1932, è deceduto a Milano il 20 gennaio scorso all’età di 83 anni. Egli era stato tra i primi iscritti all’Albo dell’Ordine dei giornalisti della regione Sicilia (la sua iscrizione risale, infatti, al 1962),  quale giornalista pubblicista prima di essere professionista. In quest’ultimo mese egli si trovava nel capoluogo lombardo ove si era sottoposto a terapie mediche per contrastare un male purtroppo incurabile, come faceva periodicamente; nulla lasciava tuttavia presagire il triste finale tanto che, come peraltro aveva personalmente informato sul suo profilo facebook, egli si apprestava a fare l’ennesimo ritorno nella sua natia Taormina, per riprendere la consueta vita da pensionato, circondato dall’affetto di familiari, parenti, amici e conoscenti.gaetano saglimbeni

La lunga carriera giornalistica lo ha visto per il primo decennio, ed esattamente fino al 1971, redattore e corrispondente del quotidiano ‘La Gazzetta del Sud’ di Messina; successivamente, fino al pensionamento, egli è stato redattore e corrispondente del settimanale ‘Gente’ edito da Rusconi. Da pensionato, egli ha, comunque, continuato la propria attività attraverso la collaborazione con varie testate giornalistiche.

Gaetano Saglimbeni era mio zio, fratello di mia madre, e da sempre aveva scelto di vivere a Taormina, da dove si era allontanato per alcuni anni, allorchè visse a Milano per i primi periodi di lavoro alla Rusconi Editore; fece poi ritorno nella città siciliana, ove ha in seguito sposato Concettina e dalla quale continuò la propria carriera di corrispondente e, successivamente anche di scrittore, con ben sedici libri e riconoscimenti vari nel campo della produzione letteraria.

Il comune di Taormina, che lo annovera tra suoi figli illustri, gli conferiva poi il premio ‘Città di Taormina’, ambìto riconoscimento del quale egli andava particolarmente orgoglioso per il viscerale attaccamento al proprio luogo natio, al quale ha, tra l’altro, dedicato anche alcuni anni di attività politica, essendo stato eletto consigliere provinciale a Messina.

La sua carriera di corrispondente lo ha visto girare per il mondo e sono stati tanti gli illustri esponenti del mondo del cinema, del teatro, dello sport e della cultura in genere, che egli ha avuto la fortuna e l’onore di conoscere, intervistandoli, svelando anche, non di rado, interessanti ed inediti retroscena. Egli, pur unanimamente considerato uno dei ‘maestri’ del settore, dichiarava di non sentirsi tale, ma di avere avuto solo la fortuna (unita a notevole acume, è il caso di dirlo) di svolgere il lavoro che gli piaceva e che ancor oggi è il sogno di tanti giovani.

Nando Costarelli

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