Catania / In coincidenza con i festeggiamenti di S. Agata inaugurata alle Ciminiere mostra grafica in onore della santa

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In una cittadina spagnola vicina a Segovia esiste una tradizione curiosa: il 5 febbraio, giorno di S’Agata, le donne comandano ed eleggono una “sindachessa” che resta in carica per una settimana. Già soltanto questo esempio mostra la propagazione della devozione agatina nel mondo.1 Ciminiere, inaugurata mostra s
La diffusione del culto della Santa – informa un comunicato della Città metropolitana di Catania -ha offerto occasione all’Accademia di Belle Arti per organizzare – in coincidenza con i giorni della festa della patrona di Catania – la mostra internazionale di grafica “I segni di Agathae”, ospitata nella Galleria d’Arte Moderna delle Ciminiere sino al prossimo 20 febbraio. In esposizione 189 opere realizzate da docenti e studenti di grafica provenienti da varie accademie ed università (italiane, spagnole, austriache, messicane, inglesi, argentine, brasiliane e ucraine).

La mostra è stata inaugurata dal commissario straordinario della Città metropolitana di Catania, Maria Costanza Lentini, dal direttore dell’Accademia, Virgilio Piccari, e dal docente di grafica Liborio Curione, coordinatore della mostra che è anche un omaggio alla memoria del compianto prof. Sciavarello. Presenti l’assessore comunale Orazio Licandro, il critico d’arte Ornella Fazzina e il nuovo presidente dei festeggiamenti agatini, Francesco Marano.

2 Ciminiere, inaugurata mostra s. Agata 2016 1 (619 x 412)Tutti hanno elogiato il progetto artistico e culturale legato all’evento espositivo; e poi, parlando degli aspetti più deleteri delle religioni monoteistiche, hanno disapprovato ogni tipo di fanatismo e intolleranza che fanno arretrare la società e rimpiangere il tempo degli antichi Romani, creatori di un grande impero – come diremmo adesso – globalizzato e interculturale, in cui le persecuzioni dei protomartiri altro non erano che una reazione al fanatismo.

Il commissario straordinario Lentini ha inoltre affermato: “I catanesi hanno il merito di aver mantenuto il rito agatino immutato nei secoli, facendone un elemento identitario della città. Auguro che la mostra sia visitata da tante persone. A tal fine, abbiamo stabilito la gratuità dell’ingresso.”

Il catalogo della mostra sarà in distribuzione tra qualche giorno.

Apertura ogni giorno sino al 20 febbraio, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 19,30.

 

 

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