“Due giorni per scoprire l’Italia, 365 per amarla”. Con questo slogan il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) torna, per la 24^ volta, a celebrare le Giornate Fai di primavera. L’appuntamento è fissato per sabato 19 e domenica 20 marzo, con una settimana d’anticipo rispetto agli altri anni, per evitare la coincidenza con le festività pasquali. Come ogni anno, sarà possibile visitare numerosi luoghi – monumenti, chiese, palazzi storici, siti archeologici, ambienti naturali – che nel corso dell’anno sono chiusi o difficilmente visitabili. 900 saranno quest’anno, in tutta l’Italia, i luoghi aperti per le visite straordinarie, sempre con la guida degli apprendisti ciceroni – ovvero gli alunni delle scuole che si rendono disponibili per questo servizio – affiancati dai volontari del Fai.
Per quanto riguarda il nostro territorio, nel corso di una conferenza-stampa tenutasi oggi nella sala giunta del Comune di Acireale, alla presenza del sindaco Roberto Barbagallo, la delegata provinciale Antonella Mandalà e la responsabile del gruppo di Acireale Loredana Grasso hanno presentato i luoghi Fai prescelti quest’anno. Si tratta di tre luoghi d’eccezione: l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo, riaperta per l’occasione dopo alcuni lavori di adeguamento e la costruzione di un anfiteatro; il tempietto romano di Capomulini; il faro di Capomulini (già individuato come luogo Fai nel 2013 e riproposto per il notevole successo riportato tre anni fa). Il luogo di maggiore interesse è sicuramente rappresentato dalle Terme di Santa Venera al Pozzo, che ricade territorialmente tra il comune di Acireale e quello di Acicatena. Per questo motivo erano presenti infatti anche alcuni rappresentanti dell’amministrazione catenota, tra cui il vice sindaco Giovanni Grasso. Tale situazione ha dato spunto al sindaco di Acireale Barbagallo per auspicare una sinergia, per la valorizzazione dei beni culturali confinanti, tra i comuni di Acireale, Acicatena e Acicastello.
La delegata provinciale prof.ssa Antonella Mandalà ha sottolineato il valore didattico-educativo dell’attività svolta dagli alunni delle scuole in qualità di mini-guide (apprendisti ciceroni), mentre la capo-gruppo acese arch. Loredana Grasso ha precisato che le scuole acesi coinvolte sono nove (con 367 alunni), e precisamente: il liceo classico “Gulli e Pennisi”, il liceo scientifico “Archimede”, l’istituto superiore “Filippo Brunelleschi”, gli istituti comprensivi “Paolo Vasta”, “Galileo Galilei”, “Giovanni XXIII”, “Vigo Fuccio – La Spina”, il Lyceum Linguistico e l’istituto paritario “San Luigi”.
Erano inoltre presenti l’arch. Luigi Messina della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania ed il capitano di fregata della Marina Militare Maurizio Romano, comandante della Zona Fari della Sicilia, i quali hanno espresso il loro entusiasmo per l’iniziativa, complimentandosi con gli organizzatori ed i partecipanti.
Nino De Maria