Il 23 maggio, nell’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei”, evento speciale per l’intitolazione dell’Auditorium alla figura carismatica dell’acese don Antonino Maugeri.
Presenti il sindaco, dott. Roberto Barbagallo, il vicario generale, don Guglielmo Giombanco, il preside in pensione , prof. Antonino Pulvirenti, il dirigente scolastico, prof. Orazio Barbagallo, autorità scolastiche; della famiglia, la sorella, prof. Cecilia Maugeri Cacciato; numeroso pubblico, formato per lo più da alunni della scuola e dai genitori. Regista, prof. Elena Pennisi; presentatrice, prof. Daniela Puglisi.
Cerimonia sobria, ricca d’interessi, allietata dal concerto di una giovanissima banda di circa sessanta bravissimi studenti dell’Istituto, diretta dalla maestra di musica, prof. Ines Papandrea; quattro gli strumenti: pianoforte, violino, chitarra e flauto.
Il dirigente scolastico parla del progetto innovativo 2010 dell’Unione Europea, con regolare bando, che ha permesso la realizzazione dell’auditorium, in sinergia con il supporto tecnico di un ente locale, grazie alla collaborazione con il Sindaco e con l’Amministrazione, sempre disponibile l’assessore. Deplora il fatto che in parecchie scuole i progetti si siano arenati. Il sindaco Barbagallo replica , affermando che, a parte la burocrazia che rallenta i processi di sviluppo, la meta è stata raggiunta per il rispetto dei termini prescritti. Inoltre, informa sul progetto di ristrutturazione della scuola Grassi Pasini, per la quale c’è in atto il finanziamento della Comunità europea.
Si procede alla cerimonia d’intestazione con una targa, la cui proposta fu avanzata dalla prof. di musica, Simona Postiglione: è chiamata a scoprirla la prof. Cecilia Maugeri, mentre sul telone compare la figura giovanile di don Antonino Maugeri, di cui è esaltato il valore culturale e spirituale.
Il prof. Salvatore Licciardello pronuncia un profondo discorso commemorativo, citando all’inizio la frase sempre in bocca al personaggio: ”Essere uomini di Dio è bello”. Tracciata la storia della famiglia Maugeri, dotata di nove figli, di cui un altro figlio, Rosario, sacerdote, parroco in Randazzo, l’oratore delinea la biografia di Antonino, nato il 4 settembre 1918, entrato a dieci anni nel Seminario di Acireale, ordinato sacerdote nel 1941, assegnato come parroco a Fiandaca, da dove “sale e scende” in bicicletta, ricordato ancora da persone anziane del luogo.
Nominato canonico e Rettore della Basilica di San Pietro e Paolo, svolge la sua missione sacerdotale con slancio, con la corona del Rosario in mano, vita evangelica: vi rimarrà fino agli anni Duemila, dopo di che negli ultimi anni va ad abitare con la sorella Melina e il fratello Antonio nella parrocchia di san Paolo, rendendo l’anima a Dio il 22 febbraio 2008.
L’oratore ne traccia il ritratto: uomo colto, dai molteplici interessi, affronta con i fedeli conversazioni su problemi filosofico-teologici, entrando in sintonia con molte persone; a volte salace nelle battute, ricco di umanità, esuberante, noto anche fuori dai confini di Acireale.
Esercita l’attività di esorcista; insegna religione nell’Istituto San Michele; è componente della commissione diocesana di musica sacra, egli stesso bravo compositore: centinaia di suoi brani musicali si trovano raccolti in Como. Fa parte di composizioni bandistiche, distinguendosi in Sicilia, tra nomi solari di musicisti sacri, per la sua personalità mediterranea. Vincitore di vari premi, uno dei quali per la Messa in latino. L’oratore conclude, definendolo “figura eccezionale di musicista, di grandezza incontaminabile”: è il primo riconoscimento pubblico che Acireale gli tributa.
Seguono premiazioni di alunni per varie gare nazionali, tra cui segnaliamo quella di matematica della Bocconi di Milano, i festival di Reggio Emilia e di Nocera Superiore.
Il simpatico ragazzo Andrea Leonardi, primo premio al Festival “Microfono d’oro” di Mirandola di Bologna, canta con passione la bella canzone “Malara” con il messaggio in favore della scuola.
Anna Bella