Nivarata 2016 / Tre giornate speciali per Acireale. È acese la Granita dell’anno, premi e riconoscimenti distribuiti in Italia e nel mondo

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Granite pronte da degustare

Tre giornate di eventi, degustazioni, spettacoli e, soprattutto tre giornate in cui la piazza Duomo e tutto il centro storico di Acireale si sono riempiti fino all’inverosimile di gente e di turisti come non si vedeva da tempo.

Piazza Duomo affollata durante la "Nivarata"
Piazza Duomo affollata durante la “Nivarata”

Tre giorni in cui la città è sembrata rianimarsi dopo un lungo periodo di letargo. Sono stati i giorni della “Nivarata”, il festival della granita siciliana, i cui numeri, a conclusione dell’evento, parlano chiaro: 3000 chilogrammi di granita prodotta, 1000 chili di zucchero e 500 chili di frutta utilizzati, per 25 mila degustazioni fornite, 10 mila in più rispetto alle 15 mila dello scorso anno. E le presenze registrate (non ancora quantificate) se l’anno scorso sono state di oltre 110 mila visitatori, quest’anno sono state sicuramente molte di più. La gente che si spostava tra i vari stand ha potuto gustare ben 11 nuove tipologie di granita che partecipavano al premio “Granita dell’anno”, con gusti e ingredienti che andavano dai classici mandorla e pistacchio al mandarino e alla ciliegia, dal cacao al babà, dal cioccolato di Modica al rosmarino. Senza contare i gusti classici acesi concentrati (fuori concorso) in uno stand apposito e la granita al caffè preparata in 11 tipologie diverse per il premio dedicato al famoso granitiere acese di metà Novecento “Don Angelino”. Il gelato al pistacchio è stato invece il protagonista del premio “Caviezel”, ispirato al gelataio catanese, ultranovantenne, Luca Caviezel, che aveva promesso di partecipare, ma all’ultimo momento non ha potuto essere presente; erano invece presenti, per lui, la figlia Patrizia e la sua opera monumentale “Scienza e Tecnologia del gelato artigianale”, che è stata presentata nel corso della manifestazione in una edizione completamente rinnovata, un testo che rappresenta, per così dire, la Bibbia del gelatiere professionista. Ma era anche possibile assaggiare i gelati al peperoncino o allo speck prodotti da Seb Cole, il famoso gelatiere inglese di Brighton che per il secondo anno consecutivo ha partecipato alla “Nivarata” dando vita ad un divertente live food show. Altre presenze straniere, a confermare l’internazionalità della manifestazione, sono state quelle dello chef inglese Kieron James e del messicano Alfonso Jarero, uno dei gelatieri in concorso.

Granite pronte da degustare
Granite pronte da degustare

Interessante pure la mostra del “Museo della granita”, allestita nei locali del foyer del Teatro Bellini in via Romeo, dove era possibile ammirare gli antichi strumenti e macchinari per la preparazione delle granite e dei gelati. C’erano pure delle sale dedicate agli antichi granitieri e gelatieri acesi, primo fra tutti don Angelino Trovato, inventore del famoso “gilatu ccu tuccu”, un cono che immerso nel cioccolato fuso si ricopriva di una golosa copertura al cioccolato, che richiamava l’idea della testa scura di un turco (’u tuccu, in siciliano); per la cronaca, l’idea venne poi copiata da una famosa casa produttrice di gelati industriali.

A conclusione della manifestazione, il Premio “Caviezel” per il miglior gelato al pistacchio è stato assegnato a Giovanna Musumeci dell’omonima pasticceria di Randazzo, mentre il secondo premio è andato ad Antonio Panebianco della gelateria Xocolate di Catania, ed il terzo a Giancarlo Losacco (bar Mare di Vho di Tortona). A quest’ultimo è andata anche la menzione speciale della giuria tecnica, “per la migliore struttura e valorizzazione della materia prima”.

Il Premio “Don Angelino” per la migliore granita al caffè l’ha conquistato Giovanni Basile del Caffè Cipriani di Acireale; il secondo premio è andato invece ad Adelina Juliano di Benevento (gelateria C’era una volta); il terzo premio infine è stato assegnato a Rosario Leone D’Angelo, dell’omonimo Bar di Monforte San Giorgio (in provincia di Messina). Alla beneventana Adelina Juliano è stata attribuita pure la Menzione speciale, “per la tecnica di lavorazione, il gusto e la migliore struttura rispettando il metodo e la tradizione siciliana”.

Foto di gruppo dei premiati
Foto di gruppo dei premiati

Ed infine, il premio più atteso e più significativo, quello per la Granita dell’anno 2016, è stato assegnato, per la granita “Regno delle due Sicilie”, all’acese Giovanni Basile (del Caffè Cipriani), che si conferma così il miglior granitiere della manifestazione, avendo vinto anche il primo premio “Don Angelino” per la granita al caffè; nell’originale granita da lui prodotta si fonde il gusto della mandorla, aromatizzata con vaniglia e cannella, con il gusto del babà al rum, creando così l’unione tra due gusti, l’uno siculo (la mandorla) e l’altro napoletano (il babà al rum), che sono quindi i simboli, appunto, delle “Due Sicilie”. A seguire, il secondo premio è andato a Rosario Bambara, del Bambar di Taormina, con la granita “Sicilia terra nostra”, a base di mandorla di Avola e di arancia rossa di Sicilia; ed infine il terzo premio è stato assegnato a Giovanna Musumeci di Randazzo per la granita “Mastrantonia”, dall’originale gusto dato dalla ciliegia dop dell’Etna della rinomata qualità “mastrantonio”. La menzione speciale della giuria è andata stavolta all’estero, al messicano Alfonso Jarero, con la granita “Ka’Kau'”, lavorata sulla base della massa di cacao Maya, arricchita con scorza di arancia rossa di Sicilia, rum e vaniglia di Papantla (la località messicana in cui si produce appunto una pregiata qualità di vaniglia), “per la tecnica di lavorazione, il gusto, la miglior struttura, rispettando al meglio la tradizione siciliana”.

A tutti i premiati sono stati consegnati, oltre alle targhe-ricordo, dei piatti in ceramica creati appositamente da un artigiano locale, il volume di Luca Caviezel “Scienza e Tecnologia del gelato artigianale” e, ai primi classificati, anche un buono per un viaggio-premio offerto da uno sponsor.

Cala quindi il sipario su questa quinta edizione della “Nivarata”, che è stata sicuramente la più articolata e quella che ha registrato la maggior partecipazione di pubblico.

Nino De Maria

 Per altre notizie, vedasi anche: https://www.vdj.it/?p=40512.