Il profumo della carta appena stampata e non ancora sfogliata, i colori delle innumerevoli copertine, le scritte a caratteri diversi ed invitanti, il silenzio che preannuncia sorprese e sensazioni uniche, insomma un mondo magico, fatto di fantasia e realtà, sogni e pensieri è quello dei libri e della lettura.
Chi ama questo mondo non ne può fare a meno, non soltanto per “fuggire” dalla quotidianità, come spesso si afferma, ma per scoprirne i molteplici aspetti, conoscerne le innumerevoli forme, perché la lettura di un testo contiene anche esperienze di altri, le storie del vissuto, biografie di personaggi storici, scienziati, i sentimenti di chi vuole comunicare i suoi pensieri, i suoi dolori, le sue gioie, le sue speranze.
I libri accontentano tutti, i più piccoli, i giovani, gli adulti, “gli studiosi”, i “sognatori”, non c’è persona che non possa trovare in quelle pagine risposta alle proprie richieste.
Le librerie sono i luoghi per eccellenza di raccolta di tutti i tipi di testi, la “casa” dei libri, in cui è possibile avere un “faccia a faccia” con essi e con le loro proposte, un incontro immediato in cui lasciarsi catturare dalla curiosità di un titolo ammaliante o scegliere con decisione il testo ambito.
Volgendo uno sguardo intorno a noi, ci siamo chiesti quale momento viva, attualmente, la “lettura” ad Acireale, che rapporto abbia con la gente e lo abbiamo chiesto ad un “addetto ai lavori”, ad una persona che ai libri e alla lettura ha dedicato la propria vita da ormai quarant’anni: Mario Leonardi, titolare della libreria Punto e Virgola, di corso Savoia.
L’amore per i testi si evince in ogni parola che Leonardi pronuncia nel nostro incontro, del resto, non potrebbe essere diversamente per chi ha coniugato la passione per la lettura con l’attività professionale.
–Chi sono i lettori acesi?
“Sono soprattutto donne; nonostante ci siano lettori uomini, le donne sono in maggioranza, sia dal punto di vista strettamente numerico, sia qualitativo”.
–I giovani in che rapporto stanno con la lettura?
“I giovani leggono molta letteratura di genere, fantasy e non solo; le ragazzine si danno a letture romantiche, leggere”.
-“I classici” della letteratura, oggi, sono ancora letti o perdono terreno?
“I classici” perdono un po’ terreno, sono stati scritti con uno stile diverso, uno stile particolare; i ragazzi leggono libri che assomigliano nel ritmo, ad esempio, al film, molta azione, poche descrizioni. In generale, la qualità della lettura diminuisce sensibilmente, si compiono passi indietro rispetto al passato”.
–Cosa dice ai ragazzi che si accostano alla lettura?
“Ai ragazzi consiglio di non leggere un solo tipo di letteratura, un solo genere, ma di affrontare letture diverse, non fossilizzarsi, ma abituarsi a stili diversi e, di conseguenza, a linguaggi diversi, per appropriarsi di una capacità critica molto più grande di quella che si acquisisce leggendo solo determinate cose”.
–Qual è il piacere di stare quotidianamente in una piccola libreria?
“Ho lavorato in precedenza anche in grandi librerie, ma nelle piccole realtà si ha un contatto più diretto con la gente, a volte si istaura anche un rapporto di amicizia, che dura nel tempo, perché c’è uno scambio di pareri, di notizie, anche di letture, di autori, è un rapporto soddisfacente”.
–Anche in questo sta il segreto della persistenza per tanti anni di questo luogo di lettura?
“In parte è così, unitamente alla tenacia di continuare a far vivere “questa creatura” che ho fatto nascere ventitre anni fa. Ma la presenza ad Acireale di questa realtà richiede sicuramente molti sacrifici. In questo momento le vendite dirette si abbassano, la concorrenza è forte, il cliente compra, giustamente, dove ci sono sconti ed è impegnativo affrontare le difficoltà quotidiane”.
–Immerso tra innumerevoli opere, quale ricorda in modo particolare tra le sue letture?
“Un ricordo particolare è quello legato alla lettura dell’Epistolario di Cesare Pavese, avvenuta durante un’estate, ascoltando la Nona di Beethoven, immerso tra libri e difficoltà di rapporti con gli altr”i.
–Perché leggere?
“Perché la lettura ci apre infinite strade, si possono “vivere” tante vite, rispetto alla propria, si possono conoscere gli altri; in qualche modo ci induce a riflettere su quello che siamo e che possiamo essere.
Ringraziando Mario Leonardi per la piacevole chiacchierata e disponibilità, aggiungiamo un altro perché della lettura, quello proposto dai più piccoli.
Quando, infatti, si legge una storia ad un bambino, ti incalza con mille domande e curiosità, ti esprime il suo pensiero in merito a ciò che sta ascoltando dalla lettura degli adulti ed alla fine ti ringrazia per la bella avventura propostagli. Per lui, infatti, il libro è il mondo fantastico da esplorare e conoscere.
Ciascuno, dunque, potrebbe proporre i propri personali “perché”, che motivino alla lettura; intanto l’auspicio è che questa piccola, ma significativa, realtà acese di corso Savoia possa continuare nel tempo a fornire un punto di sosta, di tregua dai ritmi del quotidiano e favorire i contatti di ognuno con il mondo, attraverso le affascinanti ed intramontabili pagine dei suoi libri.
Rita Messina